
Che dire di un film vecchio di ventisei anni e già ampiamente visto in Italia? Innanzitutto, che si tratta di un piacevolissimo prodotto per tutta la famiglia, ideale per chi volesse portare al cinema i propri figli per godere di un cartone animato fatto alla vecchia maniera e col sudore della fronte. Ma anche per chi ama iMiyazaki e, pur avendo già visto “Laputa”, se lo volesse rivedere al cinema. I protagonisti Pazu e Sheeta ricordano molto da vicino Conan e Lana di “Conan: Il ragazzo del futuro”, e vivono in una sorta di immaginifico mondo parallelo dove macchine volanti e pirati dell'aria solcano i cieli di una sorta di Europa proto-industriale, alla ricerca della mitica isola fluttuante di Laputa, che nell'antichità ha dominato il mondo col pugno di ferro.

Le musiche dell'immancabile Joe Hisaishi cullano lo spettatore in un film che, come sempre nella produzione del regista, tratta temi alti e scottanti come il pericolo della guerra, la minaccia del nucleare, l'inquinamento e la distruzione dell'ambiente naturale, ma lo fa con un tono fiabesco e un gusto per i personaggi (irresistibile la Mamma dei pirati) che avvince e appassiona per due ore, senza momenti morti. Con Miyazaki si ride e ci si commuove, si riflette e ci si lascia trasportare sulle ali della fantasia: “Il castello nel cielo” potrà non essere il suo film più imprescindibile, ma è comunque da recuperare.
“Il castello nel cielo” è distribuito in Italia da Lucky Red. Per saperne di più, guardate il trailer.