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I sequel del successo
Il successo ottenuto da film passati fa indubbiamente ben sperare per il futuro ed è spesso un bene (per il produttore) seguire "l'onda del successo" e prolungarne gli effetti (economici) il più possibile: questi "prolungamenti" si chiamano sequel.

14.04.2003 - Autore: Valeria Chiari
Il successo ottenuto da film passati fa indubbiamente ben sperare per il futuro ed è spesso un bene (per il produttore) seguire londa del successo e prolungarne gli effetti (economici) il più possibile: questi prolungamenti si chiamano sequel.
Tra i sequel che troveremo in futuro sullo schermo si è appena aggiunto quello de Il gladiatore: senza gladiatore però, visto che leroe della pellicola originale è morto in arena. Non cè quindi nessuna possibilità di ritorno per Maximus e per il suo degno interprete Russell Crowe, sebbene sembra si possa sperare almeno in un suo breve cammeo. Lo conferma il produttore Walter Parkes aggiungendo che la seconda avventura prenderà avvio quindici anni dopo la morte del nerboruto gladiatore e del suo imperatore.
A quindici anni di distanza si prevede un sequel anche per uno dei successi della fine degli anni 80. Per Dirty Dancing 2, che in realtà si chiamerà Havana Nights, sono stati però accantonati gli ormai out of age Patrick Swayze e Jennifer Grey, scegliendo invece come protagonisti lancheggiante cantante portoricano Ricky Martin e lex regina Amidala, Natalie Portman. A rileggere la storia in realtà più che di sequel si dovrebbe parlare di remake: il regista Guy Ferland ricalca le orme del film ispiratore limitandosi a spostare la vacanza della famigliola felice a Cuba mentre la figlia diciassettenne si innamorerà del ballerino indigeno.
Del sequel di Indiana Jones ne abbiamo già parlato, e sebbene la sceneggiatura non abbia ancora convinto tutti, produttore, attore e regista non si lasciano prendere dal panico: in fondo il primo ciak sarà battuto solo nel 2005. Ma chi ha tempo non perda tempo e Steven Spielberg non resta con le mani in mano. Dopo aver conquistato il mercato della fantascienza, dellavventura e dellazione decide di testare le sue doti registiche in altri campi: E tempo di musical!, annuncia, e intanto cerca il tema ispiratore.
Doti dattrice invece la cantante pop Madonna non ne ha mai avute. Ma cocciuta e ricca comè, nessuno è riuscito fino ad ora a fermarla. Neppure il produttore di Swept away, remake del film di Lina Wertmuller Travolti da un insolito destino, che non riuscendo proprio a trattenersi ha definito il film un flop annunciato. Lanteprima londinese organizzata per un campione di spettatori la dice lunga: i momenti di ironia del film non hanno suscitato alcuna emozione nel pubblico che è rimasto insensibile alle provocazioni della storia. Nessuna reazione dellinterprete ai commenti fuori dai denti di Hamilton. Per adesso.
Restando sul tema denti si è finalmente svelato il mistero attorno al sorriso metallico che Tom Cruise ha esibito ultimamente in pubblico. Il responsabile è il figlioletto Connor: giocando a rincorrersi nellampio giardino di casa, il premuroso papà si è incautamente voltato per vedere dove si trovava il bambino, non riuscendo così a fermare la sua corsa in tempo ed evitare di sbattere contro la rete metallica. Ora il suo sorriso non sarà più a 36 denti. Dopo la caduta se ne contano 35.