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I ricordi di Polanski

Era commosso David Lynch quando ha consegnato la Palma d'Oro al grande Roman Polanski per il suo film "Le pianist".

Cannes 2002

30.05.2002 - Autore: Silvia Giagnoni - Filmaker's Magazine
Era commosso David Lynch quando ha consegnato la Palma dOro al grande Roman Polanski per il suo film Le pianist. Per la prima volta, nella sua lunga carriera, il regista viene insignito dellimportante riconoscimento. \"Sono onorato e commosso nel ricevere questo premio prestigioso per un film che rappresenta la Polonia,\" ha dichiarato un visibilmente emozionato Polanski. Le pianist ci riporta nella Varsavia occupata dai tedeschi. La vita nel ghetto, quella che si racconta nel film, era stata anche la vita di Polanski. Questo film è il modo che Polanski ha scelto per fare i conti con la propria infanzia. Anni fa, Spielberg gli aveva proposto di girare Schindlers List, ma allepoca non se lera sentita di affrontare quel doloroso passato, e aveva detto di no. Roman Polanski è cresciuto a Cracovia, i genitori furono entrambe deportati perché ebrei (la madre morì in una camera a gas, il padre scampò a Mathausen, mentre lui, un bimbo di appena nove anni, era riuscito a scappare seguendo linvito del padre al momento del suo arresto: scappa, Roman, scappa\". Il regista ha avuto bisogno di raccontare la storia di un altro, una storia comunque vera e dolorosa, attuando una sorta di transfert dal forte significato catartico. Quello che ne uscito è un film sincero, senza patetismi. Ho cercato di spiegare lorrore in modo trattenuto, senza Hollywood di mezzo - come ha dichiarato il regista. Il pianista del titolo è Wladyslaw Szpilman, magistrale interprete di Chopin, un polacco di origini ebraiche, che fu salvato dai lager da un ufficiale tedesco che amava la musica. Il film è tratto dal romanzo autobiografico dello stesso Szpilman Sopravvivere è meraviglioso, una storia scritta dal pianista a soli due anni dalla fine della guerra; Szpilman, scomparso nel 2000 ad ottantotto anni, è qui ben interpretato da Adrien Brody, il sindacalista del film Bread and Roses di Ken Loach. La pellicola è frutto di una coproduzione da 38 milioni di euro tra Francia, Germania, Gran Bretagna e Polonia, che ha coinvolto ben 1200 comparse. Dopo che nel 1957 Andrzej Wajda ottenne proprio qui a Cannes il Premio Speciale della Giuria per il suo splendido Kanal (I dannati di Varsavia), Polanski, con questo riconoscimento, torna a far parlare del dramma del suo popolo, di quegli anni difficili. Cè chi ha detto, semplicisticamente, che il premio a Polanski giunge con lintento di mettere a tacere le accuse di antisemitismo rivolte ai francesi. Pochi giorni prima dellinizio del Festival, l\'American Jewish Congress (AJG) aveva lanciato un appello ai registi hollywoodiani: \"Boicottate Cannes: troppo antisemitismo in Francia\". Come le letture pseudopolitiche di queste ultime ore, certe polemiche pretestuose non hanno colpito nel segno. Risultato? Woody Allen ha aperto comunque la kermesse, e Lynch lha chiusa assegnando i premi con un verdetto equilibrato e assennato.                
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