NOTIZIE

I Racconti di Terramare

Presentato fuori concorso all'ultimo festival del cinema di Venezia, ecco arrivare sui nostri schermi il lungometraggio d'animazione che segna l'esordio di Goro, il figlio del maestro Hayao Myazaki.

I Racconti di Terramare

26.04.2007 - Autore: Adriano Ercolani
    Presentato fuori concorso all'ultimo festival del cinema di Venezia, ecco arrivare sui nostri schermi il lungometraggio d'animazione che segna l'esordio di Goro, il figlio del maestro Hayao Myazaki. Come sempre prodotto e confezionato secondo gli stilemi dell'ormai leggendario Studio Ghibli, il prodotto risente probabilmente di eccessivi paraogni con l'opera immensa del maestro nipponico; come è anche ovvio che sia, "I Racconti di Terramare" - liberamente tratto da una trilogia di storie di Ursula K. Le Guin - non possiede le la profondità simbolica e lo stile incommensurabile di capolavori come "La Città incantata" (Sen to Chihiro no kamikakushi, 2001) o "Il Castello errante di Howl" (Hauru no ugoku shiro, 2004), e tanto meno il simbolismo che li rendeva così affascinanti. In questa pellicola le metafore risultano piuttosto appiccicate e fin troppo scoperte, ed anche dal punto di vista squisitamente stilistico siamo ancora molto lontani dalla fluidità di Miyazaki padre. Approfondita la questione – probabilmente anche un po’ ingenerosa – del confronto col genitore, dobbiamo comunque ragionare sul fatto che il talento acerbo di Goro Miyazaki lascia intravedere comunque possibili notevoli sviluppi. “I Racconti di Terramare” è un cartone animato che possiede anche delle qualità, prima tra tutte quella di un ritmo che rallenta in pochissime fasi della storia e soprattutto che porta ad un finale assolutamente suggestivo. Il regista organizza la materia narrativa a suo piacimento, arrivando a costruire una trama magari non nuovissima ma abbastanza ben calibrata. Il crescendo di emozione e di tensione narrativa poi fa in modo che non si esca dal cinema insoddisfatti.

I Racconti di Terramare” è un film d’animazione che dimostra ancora una volta la bontà e la qualità dei prodotti dello Studio Ghibli; Goro Miyazaki ci offre un film a tratti affascinante, anche se ancora fondamentalmente acerbo dal punto di vista strettamente artistico. I favolosi risultati ottenuti da Hayao Miyazaki sembrano ancora molto lontani, ma preso per sé il film alla fine merita attenzione.

FILM E PERSONE