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I DIVI PIU' PAGATI...
I DIVI PIU' PAGATI...

25.06.2001 - Autore: Luca Persiani
Da qualche tempo la figura dell\'attore è diventata ad Hollywood il punto di riferimento della produzione: i divi fanno spesso il successo del film, il cachet dei divi lievita in maniera sproporzionata. Non che gli Studios americani non abbiano trovato il modo di sfruttare a loro vantaggio anche questa situazione, mettendo in cantiere film diretti da attori in modo da ridurre sensibilemnte la spesa (si paga una persona per fare due lavori); ma la realtà rimane che, se avete intenzione di utilizzare Julia Roberts nel vostro prossimo film, dovete sborsare ormai più di 20 milioni di dollari. Ma avete in mano la donna che, secondo tutte le voci più autorevoli dell\'industria, \"può dare successo ad un film solo con il suo nome\". E probabilmente è vero: gli ultimi due film dell\'attrice hanno incassato più di 100 milioni di dollari solo in America. Poco tempo prima, Mel Gibson era valutato di più (per \"What women want\" pare abbia ricevuto 25 milioni di dollari). Ma erano conti precedenti alla notte degli Oscar...
Immediatamente sotto Julia Roberts (girl power?) e addirittura prima di Mel Gibson, Hollywood mette Tom Hanks e Tom Cruise, i cui compensi si aggirano sempre sui 20 milioni di dollari a film. Vengono poi Bruce Willis, seguito da John Travolta, Brad Pitt, Meg Ryan, Leonardo Di Caprio e al decimo posto Will Smith. Un attore come De Niro, benché comunque ben piazzato, è in realtà in coda nell\'ideale classifica dei multimilionari: per il suo ultimo film ha ottenuto \"solo\" 12 milioni di dollari. Anche Russel Crowe, nonstante l\'enorme popolarità, non sembra ancora entrato nel cosidetto \"club dei 20 milioni\". Ma non sono solo gli incassi a promuovere o a gettare nell\'oblio le star: basta citare il caso di Carrie Fisher, probabilmente l\'attrice che ha fatto incassare ad Hollywood con tutti i suoi film più di un miliardo e quattrocento milioni di dollari. Eppure nella classifica dei cachet non rientra neppure fra i primi duecento. Nella girandola delle cifre anche un divo milionario e popolarissimo come Jim Carrey può avere \"problemi\": fra i primi dieci più pagati del 1999, scivola al dodicesimo posto nella classifica delle star più calde (secondo la bibbia dello star system \"Ulmer Scale\") dopo l\'insuccesso di pubblico di \"Man on the moon\" e nonostante i grandi incassi de \"Il Grinch\" e \"Io, me e Irene\".
In questo vertigionoso gorgo di milioni di dollari fa fatica ormai a barcamenarsi l\'industria stessa: se il budget di un film medio hollywoodiano si aggira ormai intorno ai 60 milioni di dollari questo è dovuto anche all\'esosità dei compensi delle star. La situazione comincia a diventare un problema, tanto che un kolossal come Pearl Harbour, il cui costo pare superi i 180 milioni di dollari, ha finito per reclutare protagonisti relativamente poco \"costosi\" (Ben Affleck e Kate Beckinsale, interessati a rinunciare a parte del guadagno in cambio della notorietà che gli può portare un film di tale visibilità mondiale), impiegando gran parte del budget nell\'imponente opera di ricostruzione delle battaglie e dell\'epoca.