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I bastardi di Quentin sbarcano negli USA

Uscito in America lo scorso venerdì, Bastardi senza gloria passa al varco della critica americana, tra grandi lodi e critiche senza pietà. Ancora una volta Quentin Tarantino divide e fa discutere, ma intanto il pubblico gli dà 40 milioni di ragioni.

Bastardi senza gloria - Eli Roth Brad Pitt

24.08.2009 - Autore: Pierpaolo Festa
Non avete mai visto la Seconda Guerra Mondiale, se non lo avete fatto attraverso gli occhi di Quentin Tarantino”.

Bastardi senza gloria

È questa una delle frasi di lancio di “Bastardi senza gloria”, nuovo lungometraggio del regista di “Pulp Fiction” appena uscito negli USA, dove ha incassato quasi quaranta milioni di dollari nel primo weekend. Nella Francia occupata dai nazisti, i buoni sono un gruppo di soldati ebrei che non rispondono ad alcun capo e che agiscono con un'unica regola: sterminare i nemici tedeschi, prendendo loro lo scalpo, pestandoli a colpi di mazza da baseball, e incidendo con lame affilate la svastica sulle loro teste.

Bastardi senza gloria Martin Wuttke

Presentato in concorso all’ultimo Festival di Cannes (cliccate qui per leggere la nostra recensione), il film è adesso nel mirino della critica americana, che comunque conferma i pareri riscossi sulla croisette. Il pollice per Quentin non va né su né giù. Roger Ebert del Chicago Sun-Times gli assegna le sue quattro stelle massime, definendolo: “Un grande, onesto e coraggioso war movie. Per una volta i veri bastardi vanno incontro a quel che si meritano”. Eppure, Roger Moore dell’Orlando Sentinel sostiene che il film batte tutti gli altri titoli di guerra in quando a mediocrità. “Bastardi senza gloria è un film lento, sciocco e – per la prima volta nella grande carriera di Quentin Tarantino – incompetente”. Ed è d’accordo anche Manola Dargis del New York Times, che attacca la durata del film (153 minuti) e scrive: “Raramente uno dei film del regista è sembrato interminabile… questo lo è”. Nonostante tutto la Dargis sottolinea ancora una volta l’amore del regista per il cinema ed elogia la performance dell’attore austriaco Christoph Waltz, premiato a Cannes per il ruolo del cattivissimo colonello Hans Landa, il cacciatore di ebrei. “Il problema – conclude la Dargis - è che facendo di Landa un nazista che piace al pubblico, uno il cui simpatico modo di parlare compara la sua violenza omicida, Tarantino ha inquinato quell’amore”.

Bastardi senza gloria Melanie Laurent

Claudia Puig di USA Today loda il film, definendolo “un racconto satirico con un ritmo teso e immediatamente avvincente”.  Joanne Kaufman del Wall Street Journal mette in luce un dubbio: “Se sia una parodia, una farsa o un sogno delirante… non vi viene dato sapere”. E se Tom Maurstad del Dallas Morning News loda Tarantino etichettando il suo modo di fare cinema come vero tour-de-force, la stampa ebraica non resiste e si scaglia con sarcasmo contro il regista. Il Jewish Daily Forward definisce “Bastardi senza gloria” un “revenge porn all’ebraica”. Nel Connecticut's Jewish Ledger, Michael Fox scrive: “La trama del film di Tarantino è fatta da pagine, pagine e pagine di dialogo senza senso. Il film incanterà spettatori poco maturi perché sorprendentemente superficiale”.

Vi ricordiamo che “Bastardi senza gloria” sarà distribuito in Italia dalla Universal Pictures, a partire dal 2 ottobre.

Per saperne di più
Guardate il trailer del film e le gallerie delle immagini
Leggete il nostro incontro col regista e col cast
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