Hollywood, sciopero in vista...

L'ombra scura di un altro sciopero sta per abbattersi su Hollywood. Mercoledì sera i rappresentati degli attori riuniti nel Sag, Screen Actors Guild, hanno fatto votare una risoluzione agli iscritti al sindacato, che li autorizza a proclamare lo sciopero se le trattative con i rappresentanti della controparte, ovvero le maggiori case cinematografiche americane, rimarranno nella fase di stallo in cui sono al momento. La Alliance of Motion Picture and Television Producers, che riunisce gli studios hollywoodiani, appresa la notizia dell'autorizzazione allo sciopero, ha diramato un comunicato in cui si chiede: 'È davvero il momento di parlare di uno sciopero?' ed ha definito 'non realistica' l'aspettativa dei rappresentanti degli attori di una possibile ripresa delle trattative grazie al voto di mercoledì. Il Sag dal canto suo ha fatto sapere che tale autorizzazione non è un voto in favore dello sciopero ma uno strumento che consente ai rappresentanti sindacali di avere la forza contrattuale necessaria a porre fine proprio allo stallo delle trattative, ferme ormai dallo scorso luglio. Ad inizio settimana i sindacalisti del Sag avevano inviato una lettera ai rappresentati della AMPTP, invitandoli a riprendere i negoziati, ma questi avevano risposto che l'ultima offerta per il rinnovo del contratto, fatta lo scorso giugno, è simile a quanto ottenuto recentemente da registi e sceneggiatori, e che ulteriori colloqui sarebbero inutili. Le preoccupazioni fra i tanti lavoratori dell'industria cinematografica hollywoodiana e dell'indotto stanno crescendo. Un secondo sciopero, dopo quello durato tre mesi degli sceneggiatori, sarebbe un colpo troppo pesante in un momento tanto delicato dell'economia americana. Lo sciopero degli sceneggiatori lo scorso inverno costò all'economia di Los Angeles circa tre miliardi di dollari.