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Hitchcock/Truffaut, l'incontro dei due Maestri racconta il Cinema

Arriva nelle sale italiane il documentario sugli incontri che portarono a un testo fondamentale per la Settima Arte

05.04.2016 - Autore: Mattia Pasquini (Nexta)
La prima edizione uscì nel 1966 (nel 1977 in Italia), ma da allora generazioni di cinefili e bibliofili hanno divorato il libro di François Truffaut Il cinema secondo Hitchcock (Le cinéma selon Alfred Hitchcock) nato dalle conversazioni intercorse tra i due registi durante una settimana dell'estate del 1962 (a partire dal 13 agosto, compleanno dell'inglese). Conversazioni che sono raccontate da Hitchcock/Truffaut, documentario del 2015 realizzato da Kent Jones - e tra i migliori portati all'ultima Festa del Cinema di Roma - con filmati dell'epoca e una serie di interventi di importanti colleghi dei due protagonisti del calibro di James Gray, Martin Scorsese, Paul Schrader, Wes Anderson, David Fincher, Peter Bogdanovich, Richard Linklater, Arnaud Desplechin e Olivier Assayas.



Questo interessantissimo dietro le quinte di un ancor più imperdibile e definitivo libro sulla Settima Arte e i suoi segreti - la sua storia, le sue tecniche, tra arte e confessione - non scomparirà di certo, ma merita un plauso la scelta di portarlo nelle sale il 4, 5 e 6 aprile distribuito da Cinema e Nexo Digital in collaborazione coi media partner Radio DEEJAY e MYmovies.it.

Il film manca di molta della sostanza del libro, decisamente sbilanciato su un racconto dei due (Alfred Hitchcock in primis, e in maniera preponderante) più che sul confronto, ma ne sintetizza in maniera egregia e comunque rara le lezioni di cinema, divise in capitoli, riuscendo a rendere la grandezza dei protagonisti in un ideale complemento - come è giusto che sia - e non una mera trasposizione. E forse sono proprie le parti didattiche a risultare insessenziali, ché il pubblico di un prodotto del genere sarà sicuramente non digiuno della materia trattata, e a far rimpiangere di non poter avere a disposizione ogni fotogramma di ogni minuto passato a conversare di cinema, a discutere le inquadrature o scambiare pareri e alternative su soluzioni adottate nei propri film.



Una scelta, quella di Kent Jones e del suo co-sceneggiatore Serge Toubiana (ex direttore dei Cahiers du Cinéma, dove nacque anche Truffaut), che ci riporta a un Cinema diverso. O meglio, alle radici del cinema. In quanto arte. Quale spesso dimentichiamo che sia. Perfettibile e sempre dubbiosa, come si evince dagli stessi scrupoli del grande 'maestro del brivido', rammaricato alla fine della sua vita di aver sperimentato poco con personaggi e trame. Si è divisi tra il genio (mostrato negli stralci dei vari La finestra sul cortile, La donna che visse due volte, Intrigo internazionale, Notorious, Psycho, Gli uccelli, Io confesso, Marnie etc) e l'umanità dell'uomo troppo spesso mostrato nei suoi spigoli, manie e ossessioni.

Ne deriva una visione di fronte alla quale sarà bene porsi dimenticando il libro, ma non i suoi interpreti, evitando di limitarsi all'antologia filmica che potrete recuperare in separata sede o all'agiografia delle testimonianze (per quanto alcuni interventi soprattutto di Scorsese danno un certo pepe alle parentesi). E cercando magari di cogliere il possibile del pensiero e del carattere di Hitch e Truffaut, al di là dell'inevitabile condizionamento connesso al mezzo utilizzato e allo scopo programmato. Inseguendo un percorso personale che il racconto di quella conversazione spinge a ricercare, anche fornendo elementi più didascalici che cronachistici, senza indulgere in una ammirazione fine a se stessa che avrebbe rischiato di precipitarci in un empasse meramente autecelebrativo affossandone il ritmo.


HItchcock/Truffaut è distribuito nelle sale italiane nei giorni del 4, 5 e 6 aprile 206 da Nexo Digital