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Hereafter: il grande cinema di Eastwood

Abbiamo visto al Torino Film Festival il nuovo capolavoro del maestro Clint. Dal 5 gennaio nei cinema

Hereafter - Matt Damon

06.12.2010 - Autore: P.F.
Clint Eastwood supera ancora se stesso con un nuovo lungometraggio tanto intimo quanto in grado di strappare un applauso senza fine. S’intitola Hereafter ed è la pellicola che ha chiuso la ventottesima edizione del Torino Film Festival. La storia di tre personaggi che si avvicinano al mondo dei morti, una giornalista sopravvissuta a uno tsunami, un bambino il cui gemello è investito da un auto e un uomo in grado di comunicare coi morti: un dono con cui avrebbe potuto fare tanti soldi ma che ha finito per rovinargli la vita, isolandolo da chiunque abbia provato a volergli bene.

Eastwood gira tra Londra, Parigi e San Francisco una storia in cui il destino aleggia sulle vite di questi protagonisti che più assaporano la morte più capiscono che la vita è l’unica soluzione. Tante sono le emozioni messe in scena dal maestro – che torna a lavorare col produttore Steven Spielberg dopo i due film su Iwo Jima – e si arriva anche a tocchi di poesia con un finale strappalacrime. Una delle opere più emotivamente potenti che Eastwood abbia mai girato, interpretata da un cast in stato di grazia guidato da un Matt Damon che si conferma uno degli attori più interessanti del cinema americano. 

L’appuntamento annuale con le pellicole di Eastwood è una cosa di cui noi spettatori non possiamo più fare a meno. E in attesa che la Warner Bros. distribuisca Hereafter a partire dal prossimo 5 gennaio, il regista pensa già al suo nuovo progetto intitolato Hoover, biopic sul direttore dell’FBI che sarà interpretato da Leonardo DiCaprio. Grande cinema garantito. 


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