

NOTIZIE
Harry Potter
Harry Potter è un bambino come tanti altri. Mingherlino, capelli a caschetto, occhiali tondi. Né simpatico né antipatico, buono, altruista, con quel pizzico di amore per l'imprevisto che tutti i bambini hanno.

12.04.2007 - Autore: Valentina Bisti
Harry Potter e la pietra filosofale
Harry Potter è un bambino come tanti altri. Mingherlino, capelli a caschetto, occhiali tondi. Né simpatico né antipatico, buono, altruista, con quel pizzico di amore per limprevisto che tutti i bambini hanno. Potrebbe essere il fratellino perfetto di Elliot, protagonista di E.T. E un giorno anche a lui una sorpresa arrivata dal cielo gli cambierà la vita. Non un extraterrestre rivelatore di sentimenti puri ma un mondo oscuro e magico dove i sogni diventano realtà.
La sua magra e triste esistenza (vive da 11 anni a casa degli zii adottivi, cattivi e antipatici; passa le sue giornate chiuso in un sottoscala- la sua camera- e trascorre i giorni in balia degli scherzi del capriccioso e grassissimo cugino Dudley) cambierà come dincanto. Appena ha compiuto 11 anni, miriadi di lettere provenienti dal cielo e accompagnate da gufi postini riveleranno al piccolo Harry la sua vera natura: è un mago, dai poteri innati e universalmente apprezzati e onorati nel mondo a lui sconosciuto della magia. Per studiare come utilizzare i suoi poteri e per unirsi ai suoi pari dovrà frequentare la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Un gigante buono lo accompagna nei meandri di un mondo strabiliante formato da luoghi che superano ogni immaginazione, da amici inseparabili, da professori da amare o da odiare. Il tutto condito da un ingrediente che stana il buonismo di questo film. Il lato oscuro della storia è simile a quel Darth Vader (Star Wars) pronto a tutto pur di ridurre il mondo in un pugno di macerie in suo possesso. Qui il signore malvagio Colui che non deve essere nominato turberà, anche se in minima parte, i sogni, i ricordi e le rivelazioni di Harry. Lo scontro sarà inevitabile, la vittoria anche. Ma nel finale si dice che il Male non è sconfitto, aprendo la strada al sequel: le riprese del secondo film sono iniziate qualche giorno fa.
Per gli amanti del primo libro della saga di Harry Potter il film è una magica rivelazione. Grazie alla presenza costante della scrittrice J. K. Rowling che ha collaborato alla stesura della sceneggiatura, alla costruzione della scenografia, alla scelta degli attori e probabilmente anche alla parte registica, ogni sequenza è come noi lettori ce leravamo immaginata. Ogni luogo è accuratamente studiato, nei suoi giochi di luce e ombra. Il regista Chris Columbus ha voluto luci basse per gli interni del castello di Hogwarts, non esistono luci artificiali, solo torce e candele. Certamente fedele alle atmosfere del libro, mantiene insomma quel gusto un po\' retrò, da magia di altri tempi. Ogni particolare è perfettamente curato: il treno a vapore che parte dal binario \"nove e tre quarti\" di King\'s Cross, la sala mensa della scuola, la biblioteca che nasconde tanti segreti. E gli effetti speciali non sono da meno. Lasciano il segno: nella partita a Quiddich a cavallo delle scope, nella trasformazione di un gatto in una professoressa, nelle scale della scuola che fanno i dispetti e cambiano direzione. Ma la vera magia di Harry Potter, nel passaggio dal libro al grande schermo, è tutta nello sguardo del protagonista, Daniel Radcliffe: occhi chiari, vivissimi, sempre pronti ad aprirsi allo stupore. Per quasi tre ore lo sguardo di grandi e piccini è rapito dalla magia delle atmosfere, dalla costruzione ben congeniata di un film che diverte e che si lascia guardare con trasporto fino alla fine.
Certo, Harry Potter è nato per divertire i bambini, per immergerli in un racconto talmente vivace e scorrevole da far perdere per qualche minuto il contatto con la realtà. E il film mantiene la promessa del libro. Anche i più grandi, se non arriveranno davanti al grande schermo con grandi attese, godranno di uno spettacolo divertente e misurato.
Peccato che dopo due ore il provetto mago diventa una sorta di bambino prodigio. A lui tutto è permesso. Ed è talmente perfetto nel suo ruolo di tutto fare che non abbiamo dubbi su come la storia volgerà al fine. Cè insomma poca tensione, laddove nel libro era davvero forte il conflitto tra il bene e il male. Ma niente paura. Nei prossimi libri, e forse anche nei prossimi film, il nostro eroe crescerà. Avrà più spessore, sarà punito quando farà il cattivo, farà errori stupidi ma anche umani. Allora ci piacerà di più.
Regia: Chris Columbus
Sceneggiatura: Steve Kloves dal libro omonimo di J. K. Rowling
Fotografia: John Seale
Scenografia: Stuart Craig
Montaggio: Richard Francis-Bruce
Musiche: John Williams
Supervisore effetti visivi: Robert Legato
Costumi: Judianna Makovsky
Interpreti: Daniel Radcliffe (Harry Potter), Rupert Grint (Ron Weasley), Emma Watson (Hermione Granger), Hagrid (robbie Coltrane), Richard Harris (professor Silente), Maggie Smith (professoressa McGranit), Alan Rickman (professor Piton), Ian Hart (professor Raptor), Fiona Shaw (zia Petunia Dursley), Richard Griffiths (zio Vernon Dursley), Harry Melling (cugino Dudley Dursley), Tom Felton (Draco Malfoi)
Distribuzione: Warner Bros.
Durata: 2h 31 minuti