Hachiko, ecco l'amore vero!

Uno dei film più belli diretti da Lasse Hallström è stato sicuramente La mia vita a quattro zampe. Con Hachiko: una storia d’amore - remake di Hachiko Monogatari di Seijiro Kôyama del 1987 - il regista svedese commuoverà cinefili e cinofili. Il film è infatti la storia vera e famosa in tutto il mondo del cane giapponese che negli anni Venti, alla scomparsa del suo amatissimo padrone, lo attese fedelmente ogni giorno alla stazione per dieci lunghi anni.

Trasferita da Tokyo nel Connecticut, la vicenda vede Richard Gere nei panni del Professore universitario Parker Wilson che trova un cane di razza Akita abbandonato e lo adotta, nonostante l’iniziale disapprovazione della moglie Cate (Joan Allen). Tra loro nascerà un profondo legame destinato a durare anche dopo l’improvvisa morte dell’uomo per un arresto cardiaco. Il cane infatti non si stancherà mai di attendere il ritorno del suo padrone scomparso, guadagnandosi l’affetto e la solidarietà di tutti gli abitanti del quartiere.

Presentato al Festival Internazionale del Film di Roma dove abbiamo incontrato Richard Gere, l’attore, buddista da anni, ci ha detto: “Questo film insegna che cosa vuole dire amare. Ovvero donare amore senza aspettarsi nulla in cambio, relazione che spesso nei rapporti tra persone non esiste. Esiste solo un rapporto di scambio, è una transazione commerciale emotiva. Mentre il rapporto tra questo uomo e il cane è semplice, puro, spontaneo, come lo sguardo di un bambino. Bisognerebbe essere capaci di ritrovare quello sguardo, liberarci delle armature che ci siamo costruiti, che ci riparano ma ci limitano. Dovremmo tornare ad avere gli occhi aperti verso il mondo”. Dal 30 dicembre nei cinema.