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Gli occhi di Boris. Backstage della serie tv targata Fox

Boris

10.09.2007 - Autore: Nexta
Ecco come si vive per tre mesi su un set pieno di “doppioni”, con due registi, due direttori della fotografia, due segretarie di edizione, due aiuto registi, due capoelettricisti e due delegati di produzione. Ed ecco come è stata realizzata la prima serie prodotta da Fox Channels Italy, una produzione innovativa e divertente, diventata in pochi mesi un vero e proprio cult.
Martedì 11 settembre 2007 a mezzanotte FOX (canale 110 di SKY) trasmette lo speciale GLI OCCHI DI BORIS - BACKSTAGE, il dietro le quinte della prima serie tv tutta italiana realizzata da Wilder e trasmessa con grande successo da FOX.
  "Boris" racconta in chiave satirica la storia di una troupe televisiva intenta a girare la seconda stagione di una discutibile fiction di lunga serialità, "Gli occhi del cuore". Protagonisti sono quindi tutti i personaggi che animano quotidianamente un set televisivo: un regista (Francesco Pannofino), la sua assistente alla regia (Caterina Guzzanti), gli attori (Pietro Sermonti e Carolina Crescentini), il direttore della fotografia (Ninni Bruschetta), il delegato di produzione (Antonio Catania), il capo elettricista (Paolo Calabresi) e lo stagista di regia (Alessandro Tiberi), ma anche truccatori, operatori, segretarie di edizione…
Durante le riprese, sul set di BORIS accanto ai personaggi erano presenti anche i loro omologhi ‘veri’ e per alcune figure di produzione c’è il relativo ‘clone’ attore.
  Oltre a mostrare il backstage delle scene più divertenti o imbarazzanti, alcune sequenze inedite e le interviste ai realizzatori, GLI OCCHI DI BORIS racconta qualcosa in più: il singolare gioco di specchi tra componenti del cast e quelli della troupe e l’atmosfera un po’ caotica e surreale di una meta-serie. Lo speciale contiene infatti alcune divertenti interviste doppie, nelle quali gli attori (cast e troupe de Gli Occhi del Cuore) si confrontano con i propri “colleghi” della troupe di BORIS, per avere suggerimenti e consigli su come interpretare i propri personaggi e dare credibilità ai ruoli.
I 14 episodi da 30 minuti della serie, diretta dal “vero” regista Luca Vendruscolo e firmata dai “veri” sceneggiatori Mattia Torre, Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, si sono tutti conclusi con l’esilarante sigla scritta da Elio e le Storie Tese.
La sigla de GLI OCCHI DI BORIS- BACKSTAGE è invece Ciak, una canzone composta e interpretata dal “finto” regista, l’attore Francesco Pannofino, scritta durante le riprese, ispirandosi all’atmosfera, agli stati d’animo, alle dinamiche che si sono sviluppate sul set.  
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