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Gli americani, come sempre peccano di patriottismo

Le versioni distribuite in Germania e Giappone sono state censurate: eliminate alcune battute troppo filoamericane

Una scena del film Pearl Harbor

31.05.2001 - Autore: Valentina Bisti
Pearl harbor racconta la storia in due versioni diverse. La Disney ha apportato alcune modifiche \'politically correct\' alla copia del kolossal sulla seconda guerra mondiale che verrà distribuita in Giappone e in Germania. Alcuni dialoghi e alcune battute particolarmente \'patriottiche\', da un punto di vista americano, sono state eliminate per evitare di irritare gli ex nemici bellici degli Stati Uniti. La Disney, come riportano il \'New York Post\' e il \'New York daily news\', non commenta ufficialmente ma il produttore Jerry Bruckheimer ha spiegato che il film ha subito \"un paio di aggiustamenti nella stampa finale che andrà in giro per il mondo\". La versione \'epurata\' sarà un po più breve di quella che il pubblico americano vedrà nei cinema dopo la spettacolare anteprima di Honolulu a bordo della portaerei Stennis. In particolare, l\'autocensura è andata a colpire il discorso che l\'infermiera del film, interpretata da Kate Beckinsale, l\'amore conteso dai due piloti cui prestano il volto Ben Affleck e Josh Hartnett, declama sulla forza dell\'America di riprendersi dal \"codardo\" attacco giapponese del 7 dicembre \'41. Tagliate anche le affermazioni belliche del colonnello James H. Doolittle (Alec Baldwin), che ad un certo punto minaccia di uccidere i civili giapponesi come ritorsione per i danni subiti dagli americani. Queste modifiche, definite \"minori\", sono motivate sì da ragioni di opportunità politica, ma anche da ragioni commerciali. La Disney non vuole infatti mettere in pericolo i profitti dei \'box office\' esteri, ormai diventati determinanti per Hollywood. Ha fatto scuola, in questo senso, l\'esperienza de \'Il patriota\', il film sulla guerra d\'indipendenza americana interpretato da Mel Gibson diventato un flop in Inghilterra. Anche per questo i trailer giapponesi di \'Pearl harbor\' puntano più sulla \'love story\' tra i protagonisti che sulle immagini di guerra. \"Abbiamo cercato con tutte le forze di non mostrare i giapponesi sotto una luce negativa\", ha detto una fonte della Disney al \'Sun\'. Del resto, l\'aria che si respira in Giappone non è tra le più positive per \'Pearl harbor\', che uscirà in 400 cinema del Paese del Sol levante dal 14 luglio. Molti sono pronti a scommettere che il film non avrà una calda accoglienza. In particolare, il Giappone sembra spaventato dall\'effetto \'shock\' che potrà avere sul pubblico più giovane, all\'asciutto di nozioni storiche, un film che mostra i giapponesi come cattivi e che termina con l\'attacco americano su Tokio. I reduci di guerra, riuniti nell\'associazione \'Zerosen no Tojinkai\', hanno già annunciato che non hanno intenzione di vedere il film e che sono pronti a ogni forma di protesta.