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Gli alieni e il cinema

Viaggio interstellare tra gli extraterrestri che popolano il mondo del cinema.

Alieni

12.04.2007 - Autore: Sergio Giuffrida, curatore della mostra 'alieni'
Dopo lillustrazione della narrativa danticipazione di Verne e Wells, ma prima del fumetto, dei pulps (narrativa devasione popolare americana, erede diretta del feuilleton a puntate ottocentesco) e della radio, è il cinema la forma devasione cosiddetta di massa che genera i primi esempi di extraterrestri. Dalle pittoresche lunariane di Méliès impersonate da procaci ballerine davanspettacolo, alla regina marziana del russo Aelita, la galleria di personaggi alieni che ha via via popolato il pantheon della settima arte passa per ingenuità e metafore. Lalieno, diverso per eccellenza, diviene così ora lincarnazione di un sogno romantico (come nel caso di alcune pellicole degli anni Dieci e Venti) ora il riflesso di incubi e paure inconsce del ventesimo secolo: i pericoli della guerra atomica, i rischi delle radiazioni, lincarnazione del male, la fine catastrofica della civiltà, il terrore del non umano, la paura connessa con lesplorazione dello spazio ignoto, e via dicendo. Le storie proposte dalle pellicole prodotte tra gli anni Trenta e Cinquanta non riescono quasi mai a svincolarsi da stereotipi e modelli collaudati: dallesotismo fantastico del Flash Gordon di Alex Raymond depredato dal grande e dal piccolo schermo, al profluvio di B.E.M (Bugs Eye Monster - Mostri dagli Occhi dInsetto) che occhieggiano dalle copertine di riviste come Amazing Stories. Una giovane donna che urla di terrore tra le mani (meglio sarebbe dire le zampe, le spire, le zanne o quantaltro di simile) del mostro alieno coinvolge uno spettatore credulo e sognatore che facilmente si immagina nei panni delleroe salvatore di turno (astronauta nel cosmo o scienziato sulla Terra) capace anche (magari in extremis) di sventare terribili minacce di invasione. Ecco quindi gli schermi popolarsi degli eroi di pellicole come Volo a Marte, Gli invasori spaziali, La cosa da un altro mondo, Linvasione degli ultracorpi, La guerra dei mondi, I misteriani, I vampiri dello spazio, La Terra contro di dischi volanti, Lastronave atomica del Dottor Quatermass oppure Il mostro dellastronave. Quest\'ultimo, tra l\'altro, è il capostipite ideale (con litaliano Terrore nello spazio di Mario Bava, primo kolossal europeo del genere) della lunga saga di Alien, Predator, Xtro, X-Files e simili. Ma se da un lato lumanità si rassicura sconfiggendo lalieno, quale temibile e pericoloso diverso, dallaltro non mancano neanche primi esempi di extraterrestri illuminati e saggi come il metaluniano Exter di Cittadino dello spazio, il sapiente Klaatu di Ultimatum alla Terra o ancora (i primi non antropomorfi mai apparsi sullo schermo) gli Xenomorfi del Destinazione Terra che Jack Arnold ha tratto dallopera di Ray Bradbury (lautore del celebre classico Cronache Marziane). Questi ultimi lavori creeranno quelle istanze e suggestioni di pace e fratellanza cosmica che saranno con alterne declinazioni riprese nelle grandi pellicole fantascientifiche prodotte tra gli anni Settanta e Novanta: da Incontri ravvicinati del Terzo tipo a E.T. di Steven Spielberg, da Star Wars di George Lucas a Star Trek, da Abyss a Miracolo sullottava strada. Cresciuto come mezzo despressione, sia sul piano tecnico che sul piano dei contenuti, il cinema riflette così il mutare dei gusti, delle paure ma anche la maturità acquisita dalluomo moderno, lasciando presagire vicino il momento in cui (non solo sul grande schermo) esso diventi veramente degno di accedere nel consesso dellareopago galattico.  
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