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Gli African-American ci sperano
Dopo 39 anni di digiuno la comunità nera ha diritto di vedere il suo contributo al cinema con la premiazione di almeno uno dei tre candidati di colore.

25.03.2002 - Autore: Luisa Manenti
Los Angeles. Difficilmente la scelta della popolare Whoopi Goldberg come conduttrice della cerimonia e lOscar onorario alla carriera consegnato al leggendario Sidney Poitier saranno sufficienti a consolare la delusione della minoranza African-American se neppure questanno avrà la soddisfazione di vedere qualcuno della sua gente stringere fra le mani la preziosa statuetta. Sono state infatti molte le voci a sostenere che dopo 39 anni di digiuno la comunità nera ha diritto di vedere il suo contributo allindustria del cinema riconosciuto con la premiazione di almeno uno dei tre candidati di colore, Halle Berry, Will Smith e Denzel Washington.
Naturalmente tutta la troupe di Monsters Ball spera che lOscar per la migliore attrice tocchi ad Halle Berry, la credibile protagoniosta del film.
Quando la farina lievita cresce tutta la torta: se la nostra Halle vince, i riflettori vengono puntati anche sul film, che se lo merita e che credo piacerà a voi italiani dice Roberto Schaeffer, direttore della fotografia del film.
Roberto parla di pubblico italiano a ragion veduta: ha infatti lavorato in Italia dal 1982 al 1992 , conquistando dapprima il mondo della fotografia, grazie alle sue esperienze di artista newyorkese, per giungere a collaborare poi con Davide Ferrario, uno dei più interessanti cineasti italiani.
Tornato negli Usa nel 92 , sono state le mie qualità italiane ad essere apprezzate. Qualità che si ritrovano nellequilibrio classico delle inquadrature, nella leggerezza delle luci che sembrano naturali (mi è servita lesperienza di Best in Show, un film che usa tecniche sofisticate per riproporre limmediatezza di un documentario), e nelle suggestive penombre degli interni (reminiscenze dei miei studi di arte).
Leggerezza e misura presenti anche nel film, nonostante la storia sia veramente una di quelle toste, tanto che è stata motivo di polemiche a non finire: sulla scarsa credibilità dellintreccio, sulla troppo scontata critica al razzismo del profondo sud americano, sul razzismo implicito di una sceneggiatura in cui il nero in galera è realmente un pericoloso assassino.
Ma queste affermazioni fanno parte della guerra degli Oscar e lunedì saranno dimenticate.
Si potrà parlare allora del fascino di questo film, che risiede nei suoi non-eroi e nella loro vita marginale, raccontati con dolore contenuto, sguardo gentile e assenza di squallore, persino nelle scene piu hard.
Forse lo spettatore può leggere in trasparenza latmosfera serena nella quale il film è stato girato: Halle è una persona veramente limpida, e Billy Bob (Thornton, il marito di Angelina Jolie) è geniale e riusciva a tenerci allegri nei rari momenti di stress. Un attore incredibile, che non ha bisogno di stare sempre nel personaggio come Robert de Niro, - ricorda Roberto Schaeffer - Billy scherza fino allultimo, poi al ciak cambia improvvisamente faccia e si annulla magicamente nel ruolo che gli viene chiesto.