Una coppia omosessuale composta da David Murray (Justin Bartha) e Bryan Collins (Andrew Rannells) desidera un figlio, perché semplicemente un bambino è un esserino carino, un accessorio di ultimo grido che sta bene con tutto come il nero e decide di trovare una madre surrogata.
Parallelamente Goldie Clemmons (Georgia King) sfugge da un compagno fedifrago e dai progetti che una nonna razzista ma molto divertente, Nana Forrest (Ellen Barkin), ha in serbo per lei.
Due nuclei con un sogno nel cassetto si incontrano ed è subito nuova normalità.
La serie scritta da Ryan Murphy di Glee si interroga continuamente sul concetto di normalità, sulla sua evoluzione, sul suo cambiamento ma nonostante la carica dissacrante dei dialoghi, la temperatura elevata delle questioni sociali raccontate, di attualità per l'America, semplicemente inammissibili per l'Italia, tutte le storie rimangono alla fine ovattate della patina glamour che caratterizza lo stile dello showrunner, da Glee a Nip/Tuck.
Più che figlia di una mentalità progressista, l'ironia della serie sembra nascere dalla voglia di eccentricità di una classe sociale rigorosamente bianca e rigorosamente ricca, che ha esaurito i propri capricci e sfrutta alcune battaglie della società civile per viziarsi ancora.
Velocissima, con richiami al mockumentary di Modern Family, zoom e inquadrature ballerine, The New Normal è una graziosa confezione, divertente ma ricca di un superficiale egoismo, camuffato solo grazie alla cospicua iniezione di buoni sentimenti. Senza di essi, vincerebbe l'irritazione e la voglia di salvare un'ottima attrice come Ellen Barkin da un prodotto nella media che potrebbe tranquillamente essere l'ideale racconto della maturità del Kurt Hummel di Glee.
La serie verrà trasmessa in Italia su Fox nel corso del 2013.
