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Gibson in fuga nel trailer di Get the Gringo

La star tenta la carta del direct to video con questa commedia action diretta da un esordiente

Viaggio in paradiso - Mel Gibson

01.02.2012 - Autore: Marco Triolo
Mel Gibson tenta la strada del direct to video con il suo più recente film, “Get the Gringo”, da lui scritto insieme a Adrian Grunberg, che dirige. Per Grunberg si tratta dell'esordio alla regia: in precedenza, ha lavorato come regista della seconda unità a “Fuori controllo” e “Apocalypto”, tra gli altri.

Get the Gringo”, precedentemente intitolato “How I Spent My Summer Vacation”, è pronto da un po' di tempo, ma è rimasto chiuso in un cassetto fino adesso, probabilmente a causa del calo di popolarità di Gibson. Eppure, sembra un film ben più scanzonato delle due pellicole che hanno segnato il ritorno dell'attore al cinema, “Fuori controllo” e “Mr. Beaver”. Il film vede Gibson nei panni di un criminale incallito, che impara a sopravvivere in una prigione messicana con l'aiuto di un ragazzino di nove anni. Nel cast, vedremo anche Peter Stormare.

La compagnia di Gibson, Icon Productions, ha stretto un accordo con 20th Century Fox Home Entertainment e farà debuttare il film sulla TV satellitare DirecTV il primo maggio. La pellicola passerà dunque su Video On Demand e in home video nei mesi successivi. Non è detto, comunque, che in Europa non lo vedremo al cinema. A seguire, il trailer.

                 

Nel frattempo, Gibson sta continuando a sviluppare il suo progettato film sui vichinghi, che avrebbe dovuto essere interpretato da Leonardo DiCaprio, prima che l'attore mollasse per via delle controversie sul regista. L'ultimo aggiornamento è che Randall Wallace (sceneggiatore di “Braveheart”) ha consegnato la seconda stesura dello script. Inoltre, il regista sta portando avanti un altro film, molto controverso: un biopic del leader ebraico Giuda Maccabeo, che ha guidato il suo popolo nella rivolta contro l'esercito siriano di Re Antioco IV. La comunità ebraica ha espresso il suo dissenso all'idea che un progetto del genere venga diretto da un regista che ha fama di essere antisemita. Ma forse la fama è lievemente immeritata.

Fonte: Deadline