NOTIZIE

"Gangs of New York"

"Gangs of New York"

scorsese

13.06.2001 - Autore: Ludovica Rampoldi
La storia parallela inizia nel 1970, in una casa in campagna di alcuni amici di Martin Scorsese. The gangs of New York si annida tra gli scaffali della vecchia biblioteca, libro di folklore e di lotta, di immigrati violenti e di bambini guerriglieri sullo sfondo di una New York tardo ottocentesca. Martin Scorsese lo legge in un solo giorno, e da allora lidea di tirarne fuori un film si insedia in un angolo della sua mente. Il risultato, trentanni dopo il fortuito e fortunato incontro, lo si potrà giudicare fra poco.   The gangs of New York racconta la turbolenta metropoli tra il 1846 e il 1863, in unAmerica appena uscita dalla guerra dIndipendenza, minata dalle lotte intestine delle svariate tribù in conflitto fra loro. Anni di grande fermento, accompagnato dai tumulti delle classi lavoratrici, della nuova coscienza della classe operaia e del proletariato. E soprattutto gli anni dellimmigrazione massiccia, irlandesi prima di tutto, della diffidenza verso lo straniero, dei pregiudizi religiosi dellAmerica protestante.   In questo spaccato di umanità brulicante si inserisce la storia di Billy il macellaio, una storia vera di delitto e castigo, il racconto di una vendetta personale di un nativo americano nei confronti degli immigrati irlandesi che gli avevano ucciso il padre. E attraverso le vicende di Billy che il regista allarga lorizzonte e finisce per darci un quadro espressivo di un epoca tra le più travagliate della storia americana moderna. Una storia che avrà il suo culmine nella guerriglia urbana del 1863, scontri di piazza e barricate nel cuore di New York: le quattro giornate della grande mela mettono la città a ferro e fuoco, gli africani vengono impiccati ai pali della luce, il governo non capisce il problema.   Il razzismo, lintolleranza estrema è il tema del film. E laltra faccia de Letà dellinnocenza, il rovescio di quella New York colta, europeizzata e raffinata che appassiva repressa e soffocata dal violentissimo reticolo di regole e costrizioni che ne attanagliava la vita. Lo sfondo di The gangs of New York è ben diverso, lontanissimo dalloleografica società aristocratica e decadente de Letà dellinnocenza. Ma, nella visione del regista, i due mondi hanno in comune la stessa cieca intolleranza, lo stessa grettezza di mentalità, la stessa violenza che ne regola i mondi, i rapporti, gli orizzonti.   Nel ruolo di Billy ci sarà Daniel Day Lewis, che pare si sia preparato per la parte studiando da apprendista in una macelleria londinese, calibrando i suoi gesti su bistecche e salsicce. Cameron Diaz vestirà i panni di una ladra esperta in furti con scasso. Ironia della sorte, durante il suo soggiorno romano allesclusivo Hotel de La Russie, la bella attrice americana è stata vittima di due rapinatori che si sono segretamente introdotti nella sua stanza. Ovviamente sarà presente nel cast Leonardo Di Caprio. Tra i capricci del divo belloccio nel suo soggiorno romano segnaliamo i continui cambi di hotel per sfuggire agli attacchi delle fans, le apparizioni al Goa e al Gilda, i locali cult della notte romana, e le albe trascorse nella sala giochi di via di Ripetta. Tutto sotto gli occhi, alquanto imbestialiti, di Martin Scorsese.      
FILM E PERSONE