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Funeral Party

Un funerale dall'inizio alla fine, da condividere con una famiglia eccessiva e piena di problemi reali o immaginari. Questa è la ricetta di Frank Oz per farci ridere. E funziona!

Funeral Party

18.09.2007 - Autore: Fabia Fleri
  Cosa c’è di più tristemente monotono di un funerale inglese? Assolutamente nulla, a meno che il morto in questione non abbia qualche scheletro nell’armadio di cui qualcuno possa approfittare, i rapporti tra i vari parenti non siano proprio idilliaci e una boccetta di allucinogeni spacciati per valium non venga a spolverizzare il tutto di pazzia.

Così la cerimonia funebre si trasforma in una sequenza inarrestabile di grasse risate provocate da situazioni esilaranti e sempre più incontrollabili, moderate a malapena nei momenti più assurdi da quel tipico contegno British.

Dal regista di “In & Out” e “La donna perfetta”, l’americano Frank Oz, ecco un film girato in sole sette settimane che farà molto ridere di sé. Una dark comedy che  a detta del giovanissimo sceneggiatore, Dan Craig, mira anche  a dare risalto  alla  particolare sensazione che si ha nei funerali della vita che, nonostante tutto, continua, e per questo nella commedia ha un ruolo di primo piano l’ossessione e anche l’angoscia dei personaggi  per il proprio destino personale, per la loro di vita, che ancora c’è e non è facile.

Bravissimo in questo ruolo inconsueto per lui è Matthew Macfadyen (“Orgoglio e pregiudizio”), frustrato figlio del defunto oscurato dal successo dell’egocentrico fratello (Rupert Graves-“V per Vendetta), e indimenticabile lo sballatissimo Alan Tudyk nudo sul tetto.

Interpretazioni eccellenti ed orchestrate a puntino anche per tutto il resto del numeroso cast, composto di celebrità del piccolo e grande schermo britannico, che spaziano da Ewen Bremner (“Trainspotting”) a Peter Vaughan nel ruolo dell’irascibilissimo zio Alfie. Colonna sonora giustamente irritante e discorsetto finale con morale inevitabile anche se poco credibile.

La pellicola è stata girata nei dintorni di Londra e nella location dei gloriosi Ealing Studios, imprescindibile scenario della commedia britannica degli anni quaranta, ciò che contribuisce a rendere di diritto Funeral Party un discendente di spicco di questa spassosa categoria. Il film è stato premiato dal pubblico al Festival di Locarno.