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Franco Battiato
Nella sua lunga carriera, Battiato si è cimentato in quasi ogni genere: classico, operistico, sacro, sperimentale, rock, pop, dance. Ha affrontato la composizione breve in tutte le sue possibili forme, dalla 'canzonetta' al 'lieder'.

19.05.2009 - Autore: Carlo Manfredi
Se chi non lo conosce chiedesse di spiegargli che musica fa Franco Battiato, ci si troverebbe tutti in seria difficoltà. Catalogare lopera di questo anticonformista e istrionico siciliano è impresa quasi impossibile. Nella sua lunga carriera, Battiato si è cimentato in quasi ogni genere: classico, operistico, sacro, sperimentale, rock, pop, dance. Ha affrontato la composizione breve in tutte le sue possibili forme, dalla canzonetta al lieder. Ha scritto parole leggere e testi da trattato filosofico, raggiungendo ovunque risultati strabilianti e facendo suo quel principio secondo cui non esistono generi, ma solo buona o cattiva musica.
Si deve tornare al 1965 per trovare il suo primo 45 giri, edito dalla Nuova Enigmistica Tascabile. Lamore è partito canta Francesco Battiato.
Da lì di strada ne è stata fatta. Le opere sperimentali dei primi anni 70 Fetus, Pollution, Sulle corde di Aries, e Clic riassunte da Ricordi nellalbum Feed Back, del 75; una piccola retrospettiva su quel periodo, dove si scoprono brani dai titoli inquietanti (Cariocinesi, Fenomenologia, Anafase, Areknames, Plancton) ma che già ci dicono molto sulloriginalità del personaggio.
Nella seconda metà del decennio, Battiato inizia un percorso di avvicinamento alla canzone pop, sempre trattata con estrema originalità, che si concluderà con luscita degli album Patriots (1980) con la bellissima Prospettiva Nevski e La voce del padrone (1981), un successo enorme, che grazie a canzoni come Bandiera Bianca, cuccurucucù e Centro di gravità permanente proietta Battiato in testa alle classifiche, vendendo più di un milione di copie. Un exploit incredibile per un autore sino ad allora poco noto al grande pubblico.
Negli anni 80, Battiato continua il suo personalissimo rapporto con la canzone leggera regalandoci ancora brani memorabili, come La stagione dellamore, da Orizzonti perduti (1983), e E ti vengo a cercare da Fisionomica (1988) ma non trascura progetti più ambiziosi: nel 1987 presenta lopera lirica Genesi, che sarà seguita nel 92 da una seconda opera, Gilgamesh.
Nel frattempo, la sua tensione verso la sperimentazione artistica e la ricerca spirituale, lo portano ad avvicinarsi alla meditazione buddista, e poi al sufismo, una dottrina filosofico-religiosa che trova origine nellopera dei mistici islamici iraniani a cavallo dellanno 1000. Fra le altre cose, i contatti col mondo islamico lo condurranno nel 1992 a tenere un concerto a Baghdad, insieme allOrchestra Sinfonica Irachena.
Poi altri dischi. Uno fra tutti Limboscata (1996), nel quale collabora con il filosofo Manlio Sgalambro e ci regala una canzone come la Cura, dove parla damore come pochi altri sanno fare.
Infine Ferro battuto, lalbum uscito lo scorso anno. Battiato invita a cantare per lui Jimm Kerr, voce dei Simple Minds, e ci dimostra che sua intensa attività culturale non l\'ha distratto dalla canzone pop-dance. Un vero eclettico di razza.