Introdotto da Giuseppe Tornatore e da un ringraziamento molto personale del presidente della repubblica Giorgio Napolitano, letto da Paolo Baratta, Francesco Rosi ha ritirato a Venezia il Leone d’Oro alla carriera. Il regista di Salvatore Giuliano, Le mani sulla città, Cadaveri eccellenti e Il caso Mattei (proiettato al Lido in versione restaurata), Rosi è stato uno dei grandi del cinema di impegno civile anni Sessanta e Settanta, giustamente celebrato in questo ottantesimo anniversario della Mostra del Cinema.
Un emozionato Rosi ha preso in seguito la parola per un discorso di ringraziamento: “Vorrei dare corso al fiume di emozioni che mi viene dall'accoglienza di questo pubblico oggi e dalla partecipazione del presidente Napolitano, del presidente Baratta e del direttore Barbera. Sono veramente grato a questi amici e a Martin Scorsese per la sua ammirazione”. “Il grande valore del cinematografo è quello di poter comunicare per immagini ciò che un autore cerca con molta sofferenza e molto desiderio – ha proseguito il regista – La verità, cercata attraverso la realtà che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno”. E ha concluso: “Tutto questo mi emoziona davvero, e io non mi emoziono facilmente. Viva il cinema”.
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laguna. Per conoscere tutto questo, vi invitiamo nel nostro speciale sulla Mostra.


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Francesco Rosi ritira il Leone alla carriera
Giuseppe Tornatore consegna il premio all'autore, ringraziato anche dal presidente Napolitano

01.09.2012 - Autore: Marco Triolo, nostro inviato al Festival di Venezia