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Fobie
Se per caso ci trovassimo a vedere "la7" alle 21 di giovedì per avere delucidazioni sulle fobie che ci portiamo dietro dall'infanzia, la paura di volare o dall'ossessione costante di lavarsi le mani, alla fine della trasmissione (appunto "Fobie")ci sentiremo meno soli.

14.03.2003 - Autore: Laura Pinzauti
Se per caso ci trovassimo a vedere \"la7\" alle 21 di giovedì per avere delucidazioni sulle fobie che ci portiamo dietro dall\'infanzia, la paura di volare o dall\'ossessione costante di lavarsi le mani, alla fine della trasmissione ci sentiremo meno soli.
Rassicurati dalla conduttrice, che ci dice d\'essere lei in prima persona, una donna sull\'orlo di una crisi di nervi si parte con la prima causa d\'ansia: quella di parlare in pubblico. Dietro le quinte c\'è un insegnante di Roma che parla del suo blocco, delle palpitazioni che prova quando parla in pubblico. \"Fobie\" la sottopone alla prova anti-ansia, la conduce sul palco del programma, la fa salire sul podio a parlare della sua paura. Lei ce la fa, \"Fobie\" l\'ha liberata dalla sua ossessione. Quanto durerà? Che cosa succederà al ragazzo che ha paura di sporcarsi le mani, dopo che ha superato la prova anti-fobia? Quando ritornerà a casa sua e si sentirà esattamente come prima, avrà ancora l\'irresistibile impulso di lavarsi le mani dopo che ha toccato la mano di qualcuno, o dopo aver sfiorato la cornetta del telefono? Quando si accorgerà che forzarsi a stringere le mani d\'alcuni estranei in uno studio televisivo e inzuppare il dito in una ciotola piena di mousse di cioccolato e infine leccare l\'arto sporco, non serve a niente -perché le fobie partono dall\'interno- non si sentirà un po\' ingannato?
Se l\'intento de la7 era semplicemente quello di distinguersi dal modo drammatico-strappa lacrime di affrontare questi casi umani, tipico dei canali concorrenti Mediaset e Rai, e delle sue prime donne: Alda D\'Eusanio, Maria De Filippi, Federica Panicucci e Daria Bignardi, c\'è sicuramente riuscita. La conduttrice, infatti, Valeria Benatti non si pone ne\' con l\'arroganza e la supponenza che contraddistingue la De Filippi, ne\' con i modi impostati e falsi della Panicucci. Valeria Benatti tranquillizza i suoi \"fobici\" in studio dicendogli che infondo tutti hanno delle paure, lei per prima è una \"paurosa\", quindi mal comune mezzo gaudio. L\'approccio di \"Fobie\" è molto umile, senza pretese. Osservando con attenzione le modalità con cui le persone raccontano le loro piccole fobie, si ha l\'impressione d\'assistere ad una versione televisiva del lavoro degli alcolisti anonimi. L\'effetto per il telespettatore è catartico, vedere tante persone che stanno peggio di noi, ci tranquillizza.