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Flavio Parenti come mamma lo ha fatto

Intervista esclusiva all'attore: dal full frontal per Peter Greenaway al suo amore per Tom Cruise

Flavio Parenti

21.11.2012 - Autore: Pierpaolo Festa
Un copione pieno di parolacce e descrizioni pornografiche. La richiesta di apparire totalmente nudo per gran parte del tempo e di diventare oggetto sessuale in una mezza dozzina di posizioni davanti alla macchina da presa. L'unica garanzia sono le parole del regista che vi assicura: “Io scrivo fantasie che nella realizzazione pratica diventano oggetto d'arte”. A quel punto la domanda è: fidarsi o non fidarsi? Sì se l'uomo dietro la macchina da presa è Peter Greenaway.

Flavio Parenti intevista Peter Greenaway Full Frontal
Una sequenza di Goltzius and the Pelican Company

E' successo a Flavio Parenti, che Film.it incontra dopo aver assistito alla proiezione di Goltzius and the Pelican Company, il nuovo lavoro di Greenaway (presentato al Festival del Film di Roma) dove vediamo l'attore italiano nei panni di Adamo, pronto a scoprire il piacere della carne con la sua Eva. “Ero a cena con F. Murray Abraham - racconta - gli ho chiesto come mai avesse accettato anche lui il film. Mi ha risposto: 'Ho capito che se avessi detto no sarei stato un codardo'. Mi ha aperto gli occhi. Sono un attore e il mio percorso va ben oltre il fatto di raccontare semplici storie. Devo conoscere il mio corpo e la mia voce, in modo da fare un percorso più radicato".

E quindi hai accettato superando le tue paure...
Assolutamente. E' stato come tuffarmi a mare aperto da venti metri: d'un tratto non avevo più paura. Ti senti tutelato da Greenaway. E poi non ero più Flavio, ero l'attore in scena. Mi vedete dipinto di bianco in un'opera totalmente visionaria. Una rappresentazione visiva, artistica, teatrale nel massimo splendore.

Greenaway avrà certamente tantissimi collaboratori, ma d'altra parte è anche una one man band di creatività. Ti riconosci un po' nel suo metodo?
Sì, mi piace essere una one man band. Anche se ho cominciato anche io a delegare. Ho realizzato una webseries che andrà online a gennaio. Si tratta di una serie interattiva dove puoi vedere un film in tanti modi diversi. E ho fatto tutto io: dai colori, al montaggio all'upload. Credo che essere una one man band sia la naturale evoluzione dell'artista, grazie a quello che la tecnologia ci permette oggi. Recentemente mi è capitato di parlare con Pupi Avati, con cui ho girato una serie: anche lui si è convertito alle tecnologie. Mi diceva che non c'è più bisogno del linguaggio classico del cinema. Lo spettatore è andato oltre.

Non te lo aspetti da uno come Pupi Avati...
Veramente! E poi è incredibile vedere la sua passione per la tecnologia: ama il Kindle e utilizza i-Tunes.

Flavio Parenti intevista Peter Greenaway Full Frontal
Flavio Parenti sul set della webseries #By my Side

La nostra domanda di battaglia: qual era il poster che avevi in camera da ragazzino?
Tendenzialmente odiavo i poster. Non volevo avere modelli. Se c'è sempre una persona che ho ammirato è Albert Einstein che univa una conoscenza biblica del suo settore con creatività e gioia. Lui era una vera one man band: mi ha sempre affascinato. Per il resto non ho mai avuto role models. Ho sempre evitato da bambino. E vorrei evitare anche di diventarne uno.

Tra i tue attori preferiti ci sono anche Tom Cruise e Mel Gibson. Due personaggi scomodi, ma anche due grandi attori...
Assolutamente. Tom Cruise è il più grande attore in circolazione. E' superiore a Brad Pitt. Fa al massimo due film all'anno e ogni volta che arriva sul grande schermo è uno spettacolo. Da Jerry Maguire a Intervista col vampiro, a Tropic Thunder dove ti rendi conto che è un genio della commedia. Adoro la sua recitazione, confesso che ho rubacchiato qua e là.

Cosa gli ha rubato?
E' successo più per osmosi che per volontà. Guardando i suoi film, lo assorbo. Succede lo stesso anche quando ritrovi a vivere con qualcuno per anni. Mi succede anche guardando gli attori. Imito il loro sguardo, come quello di Sawyer in Lost che guardava le persone mettendo fuori il mento e con gli occhi verso il basso. Ed è una cosa che replico anche nella vita. Di Tom Cruise adoro la sua recitazione nervosa, il fatto che rompa tutto quando butta male. Mi piace da morire.

Flavio Parenti intevista Peter Greenaway Full Frontal
Con Woody Allen sul set di To Rome With Love

Anche tu, come lui, hai fatto action...
Ho fatto Distretto di polizia per due anni. Mi piacerebbe fare una spy-story. La serie che ho prodotto andrà su Youtube e si rivolgerà alla generazione Monkey Island. Io sono figlio dei videogiochi e ho pensato di riprendere le avventure grafiche degli anni Novanta in dimensione action.

Tornado alle imitazioni, qual è quella che ti riesce meglio?
Senza dubbio la Magnum di Zoolander. L'ho studiata per bene. Ho un amico che sa fare Hansel con cui ogni volta riproponiamo quelle scene. Quello non è un film, è un capolavoro. 

Per saperne di più
Il trailer di Goltzius and the Pelican Company