“Abbiamo scelto di convertire al 3D prima 'Il re leone', perché era il più popolare”. L'onestà di Don Hahn, produttore del classico Disney che rivive oggi in Digital 3D ed è stato presentato al Festival di Roma nella sezione Alice nelle città, è evidente sin dai primi minuti del nostro incontro con lui. Perché è inutile nasconderlo: “Il re leone” è stato scelto per aprire questa nuova era di conversioni della libreria Disney soprattutto per il suo inarrestabile successo, prima al cinema e poi in home video. E poi ancora al cinema: in USA è già stato re-distribuito e ha stupito lo stesso Hahn: “Dal weekend di apertura ci aspettavamo dodici milioni, e invece alla domenica erano già trenta”.
Significa che c'è ancora spazio per l'animazione tradizionale? “L'animazione è come la moda, le correnti e gli stili vanno e vengono. Qualche anno fa l'animazione a mano stava perdendo colpi, così come lo stop motion. Oggi ci sono quattro film in stop motion in arrivo, perciò c'è futuro per l'animazione classica in tutte le varietà di tecniche”. E poi il 3D non è così saldo come si pensava: “Il successo del cinema 3D sta rallentando, e noi dobbiamo essere cauti perché non tutti i film funzionano nel formato, o possono essere convertiti. Bisogna che il 3D dia un valore aggiunto, e soprattutto che gli autori originali siano coinvolti”.
La pellicola tornerà nelle sale l'11 novembre, e in Blu-Ray e DVD il 30. Il perfetto regalo di Natale: “Il film parla della relazione con la nostra famiglia, in special modo con il padre. Simba perde suo padre e scopre pian piano quanto era importante quella relazione. Se c'è un messaggio natalizio è l'importanza famiglia, che poi è il classico messaggio Disney”.
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Festival di Roma, Il re leone ruggisce in 3D
Abbiamo incontrato il produttore de "Il re leone" Don Hahn, che ci ha parlato di come il classico Disney sia ancora attuale

04.11.2011 - Autore: Marco Triolo