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Festival del cinema Europeo, ecco il film di Sokurov su Hitler e Mussolini

Il maestro del cinema russo premiato a Lecce con l'Ulivo d'oro: "E' sempre più difficile fare i miei film, sono stanco di fare il regista"

12.04.2019 - Autore: Pierpaolo Festa
Aleksandr Sokurov, il maestro del cinema russo che nel 2011 ha vinto il Leone d’oro a Venezia per il suo Faust (tanto amato dall'allora presidente di giuria Darren Aronofsky), è uno degli ospiti d’onore della nuova edizione del Festival del Cinema Europeo, la ventesima attualmente in corso a Lecce. 
 
Il regista sessantasettenne è arrivato in città per ritirare l’Ulivo d’oro alla carriera: “Penso sempre più spesso che ormai sono stanco e non voglio più fare cinema – ha confessato – I film che vorrei fare non riesco mai a farli, anche perché parte delle tematiche che vorrei esprimere con il linguaggio cinematografico è inaffrontabile: mi farebbero a pezzi sia in Russia sia in Europa!”.

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Nel corso dell'incontro con la stampa il maestro ha puntato il dito su quello che ha definito il vero male dei nostri tempi: "Oggi tutto viene tradotto in denaro. Nessuna religione sa come affrontare questo problema. La finanza ha ucciso Cristo e non lo farà mai più risorgere. Neppure gli stessi islamici, che si vantano del loro integralismo, hanno davvero risolto il problema dei soldi e, per quanto riguarda il passato, sappiamo tutti come è andata a finire anche nell'Unione Sovietica".
 
Sokurov sta attualmente lavorando a un progetto legato alla Biennale arte: "Il Museo Ermitage mi ha dato l'incarico di curare il padiglione russo alla Biennale arte di Venezia e io ho coinvolto tanti giovani artisti. Tutto sarà incentrato su uno dei capolavori del museo, 'Il ritorno del figliol prodigo' di Rembrandt del 1668".
 
Nonostante le dichiarazioni di "stanchezza" verso il suo mestiere, il regista ha ancora un progetto cinematografico da realizzare: una riflessione su Hitler, Mussolini e Stalin. Un film sperimentale che sarà anche composto da immagini di repertorio: “Ci stiamo lavorando. Abbiamo svolto le ricerche anche in Italia e le stiamo continuando in tutto il mondo. Sarà una riflessione che cercherà di spiegare alle persone le ragioni della Seconda Guerra Mondiale. Com’è potuta accadere? Non si tratta di un’indagine al fine di trovare documenti segreti. Mi focalizzerò invece sui rapporti umani: l’obiettivo è mostrare che alla base di alcuni eventi disastrosi possono esserci le personalità degli uomini e le loro nevrosi”. 

L'ultimo film diretto dal regista è stato Francofonia, ambientato al museo Louvre e presentato alla Mostra di Venezia nel 2015.