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Fantastico Mister Totoro

Il mio vicino Totoro è un capolavoro di Hayao Miyazaki risalente al 1988. Un film che per freschezza e fulgore visionario non si allontana dalle ultime pellicole del maestro. Realtà e sogno si mescolano in una storia comica e drammatica come la vita.

Il mio vicino Totoro

16.09.2009 - Autore: Nicoletta Gemmi
Totoro è uno spirito buono. Un essere dall’aspetto decisamente buffo, sorta di incrocio tra una talpa e un orso, diventato un personaggio popolarissimo in Giappone. Tanto che è stato utilizzato come logo dello Studio Ghibli, la fabbrica dei sogni che il disegnatore, regista e artista Miyazaki ha fondato nel 1985. Alla recentissima Mostra di Venezia, che ha dato il Leone d’Oro alla Carriera a John Lasseter della Disney/Pixar, il nome di Miyazaki (che lo stesso premio se lo è aggiudicato nel 2005) è stato fatto varie volte come simbolo di un gruppo di artisti e animatori che da anni si dedicano alla realizzazione di film di altissima qualita.

Siamo a Tokyo negli anni ’50. Due sorelline, Satsuki e Mei, si trasferiscono con il padre in un villaggio di campagna, per assistere la madre ricoverata in ospedale. Per le due bambine inizia l’inaspettata scoperta di un nuovo mondo, abitato da creature fantastiche, visibili solo da loro. I nerini del buio, spiritelli della fuliggine che occupano le vecchie case abbandonate, Totoro l’essere che governa la foresta e il suo Gattobus. Il viaggio iniziatico nei luoghi più fervidi dell’immaginazione condurrà Satsuki e Mei alla soglia della maturità.

Con più di vent’anni di ritardo arriva il 18 settembre per la prima volta in Italia, questa straordinaria pellicola che esprime uno dei punti più alti della poetica di Miyazaki. Una commistione di immaginazione e fantasia infantile con precisi riferimenti alla religione animista che ancora oggi ha molti seguaci in Giappone. Un appuntamento imperdibile per emozionarsi e scoprire il potere che la realtà e la fantasia possono avere nelle nostre esistenze.