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EXCL - Cinque minuti con Madonna

Icona musicale e per la seconda volta regista. La signora Ciccone ci parla di come abbia scoperto la vera natura dell'amore girando il suo "W.E."

Madonna

08.06.2012 - Autore: Olga Kuznetsova
Qui la recensione di "W.E. Edward e Wallis"

Madonna ci concede cinque minuti del suo preziosissimo tempo per parlare di “W.E. Edward e Wallis”. Trecento secondi in cui Sua Maestà del Pop prova a descrivere come abbia colto la vera natura dell’amore durante la lavorazione di questo suo secondo film che esplora gioie e dolori dei sentimenti su due epoche diverse, messe in parallelo.

Madonna intervista esclusiva WE Edward e Wallis

Nel tuo film provi ad addentrarti in una storia d’amore realmente accaduta. Eppure hai dichiarato di aver messo parte di te anche in questi personaggi…
Be’, per certi versi io sono in tutti i personaggi. C’è un po’ di me in queste due donne. Mi identifico con la duchessa Wallis per come affronta le sfide della sua vita, per la sua forza e tenacia e per il fatto che dia consigli e saggezza al personaggio di Abbie Cornish. Vedo me in Wallis a proposito di questo status di celebrità non compresa bene dalla gente. Nel film Abbie pensa di avere a che fare con la storia più romantica del mondo, scoprendone poi i veri problemi. È successo anche a me quando facevo ricerche: “Oh Dio, questa love story è così splendida” – ho subito pensato. Poi, ovviamente, ho scoperto la sua vera natura.  Ecco, direi che questo film mi ha aiutata a capire la natura dell’amore.

Per la seconda volta di fila scegli personaggi provenienti dall’Est. Dalla Russia e dall’Ucraina. E comunque non cedi mai agli stereotipi, evitando di trasformarli in gangster...
Credo di avere una strana passione, un’ossessione per i russi e per la loro cultura. In “Sacro e profano” il protagonista era Eugene Hutz, che è ucraino e mi ha introdotto nel mondo della musica e dell’arte. Il loro approccio alla vita mi ha fatta innamorare all’istante. Per quanto riguarda “W.E.” e il personaggio di Evgeni (interpretato da Oscar Isaac), volevo tanto raccontare di un russo immigrato negli USA. Tutti i russi che ho conosciuto e che sono diventati miei amici sono persone molto intelligenti. Alcuni di loro, proprio come il mio protagonista, sono istruiti e pieni di talento, eppure non hanno l’opportunità di fare un lavoro migliore.

Madonna intervista esclusiva WE Edward e Wallis

Girare “W.E.” è stato più difficile che organizzare un concerto o incidere un album?

Certo che è stato più difficile. Qui ero la scrittrice, la produttrice e la regista. Dovevo rispondere a tutto. A ogni singolo dettaglio. C’è voluto un sacco di tempo: ho dovuto riflettere su tutto quello che ho imparato sull’essere leader, artista e persona che ha a che fare con produzioni, costumi, decorazioni, coreografie, musica, gioielli, capelli e trucco! Quando faccio un concerto lavoro con un regista che mi dice se il mio lavoro è buono o meno. Questo non accadrebbe mai sul set. Non potrei fidarmi di qualcun altro quando siedo dietro la macchina da presa a prendere decisioni.

Nel film Wallis dice ad Edward: “Gli uomini sono 'creature visive' ed è importantissimo farsi vedere ben vestiti”. Sei d’accordo?

Sono d’accordo. Certamente il modo in cui appari non è la cosa più importante, ma è comunque un ottimo inizio…

"W.E. Edward e Wallis" è distribuito da Archibald Film