Durante un'intervista alla BBC, l'attore inglese Rupert Everett ha accusato Hollywood di omofobia, rivelando che, dal momento in cui ha ammesso al mondo di essere gay, per circa dieci anni non ha ottenuto ruoli ed è stato costretto a tornare in Inghilterra per lavorare. Secondo l'attore, Hollywood sarebbe un mondo “estremamente conservatore mascherato da liberale”. Everett ha comparato il suo talento a quello di Colin Firth e Hugh Grant, con la differenza che loro, da eterosessuali, hanno molte più chance di lavorare rispetto a lui.
Certo, è innegabile che Everett non abbia sfondato a Hollywood come i due colleghi sopra citati, ma è anche vero che l'attore ha partecipato a film di successo come Il matrimonio del mio migliore amico, Stardust, Sai che c'è di nuovo? e Shrek 2 e 3, nei quali ha dato la voce al Principe Azzurro. Inoltre, a Hollywood non mancano figure di spicco apertamente omosessuali: ricordiamo Neil Patrick Harris, Ian McKellen, Bryan Singer e Gus Van Sant. Di certo ci saranno anche dei produttori omofobici, ma a volte è semplicemente la sfortuna o qualche mossa sbagliata a determinare il successo o l'insuccesso anche di un attore di grande talento come Everett.


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Everett: "Hollywood è omofoba"
L'attore punta il dito contro gli studios americani

30.12.2010 - Autore: La Redazione