NOTIZIE

Enrico Silvestrin e la prima gay comedy italiana

Film.it intervista Enrico Silvestrin, protagonista della commedia Good As You

Enrico Silvestrin

05.04.2012 - Autore: Pierpaolo Festa
“Una commedia sulla comunità gay raccontata finalmente senza drammi o pietismi. Non uno sguardo SUL mondo gay, ma DAL mondo gay. Un qualcosa di veramente inedito per il nostro paese, destinato a far parlare di sé, forse anche a far discutere”. Queste le parole di Mariano Lamberti, regista di “Good As You”, già definita “la prima gay comedy italiana”.

Ne abbiamo parlato con Enrico Silvestrin, che nel film interpreta il ruolo dello schivo Claudio: “Un personaggio complesso – ci racconta l’attore - C’era la necessità di contenere alcune delle mie esuberanze: non dovevo essere troppo effeminato, ma dovevo anche preoccuparmi di fare uscire l’esuberanza qua e là. Altrimenti non sarebbe stato credibile”.

Good As You Enrico Silvestrin intervista
Il trailer di Good As You

Enrico si tratta del tuo secondo ruolo da protagonista in pochi mesi…
Sì, questo è stato un lavoro di passione. Lo abbiamo girato con pochissimo budget. Inizialmente il film doveva uscire in sole trenta copie. Eppure, una volta montato, abbiamo scoperto che aveva tanto potenziale. Adesso usciremo in sessanta copie e se ne parla già parecchio. È inevitabile che i temi del film risultino provocatori verso la morbosità e il perbenismo italiano. Questa sarà la forza del film, che potrebbe essere notato senza, però, porsi come manifesto del mondo omosessuale. Comunque è la prova che si può fare del buon cinema con pochi soldi.

Al cinema hai lavorato con Gabriele Muccino. Quanto sei legato a questo regista?
Lavorare con Gabriele è stato formativo ed appassionante. Eravamo un piccolo gruppo di attori feticci: oltre  me, c’erano anche Santamaria e Pasotti. È stato sorprendente vedere un regista così giovane ma con un talento cinematografico così elevato. Una cosa che si percepiva all’istante. Gabriele ha una forza visiva incredibile: perfino una scena al bar in cui i protagonisti prendono un caffè, lui riesce a filmarla con la stessa intensità di un thriller. Mi piacerebbe vederlo alle prese con altri generi, penso che potrebbe essere un fantastico regista di thriller. Potrebbe essere sensazionale.

Good As You Enrico Silvestrin intervista

A te, invece, capita mai di scrivere di cinema?

Mi piacerebbe farlo sul serio. Nell’ultimo anno ho scritto due soggetti. Non essendo sceneggiatore, non ho gli strumenti per scrivere un copione. Posso scrivere solo qualche battuta. Sto cercando di affiancarmi a qualcuno che faccia questo lavoro.  

Dopo “Come trovare nel modo giusto l’uomo sbagliato” e “Good As You”, ti rivedremo presto al cinema?

Sì, a maggio inizio un film con Claudio Insegno, una pellicola comica in cui ci saranno anche Luca Ward e Giorgia Wurth.

Il nostro quesito trademark: qual era il poster che avevi in camera quando eri più piccolo?
Ne avevo diversi: un poster degli Iron Maiden negli studi alle Bahamas mentre registravano Powerslave. Poi, da buon milanista, avevo anche quello di Mark Hateley in semirovesciata. E poi anche quello di “Cercasi Susan disperatamente”.

Segui ancora i Maiden in tour?
Tutte le volte che vengono in Italia. Restano sempre nel mio cuore.

"Good As You", in uscita il 6 aprile, è distribuito da Iris Film