Elio Germano: “Io come Faust alla ricerca della felicità”

Elio è sempre Elio. Istrionico, brillante e pronto a dichiarare il proprio pensiero, spesso ben orientato politicamente, ma è un dato del quale è consapevole, camuffandolo di sagace ironia. L’attore romano è nella capitale per presentare Alaska di Claudio Cupellini al pubblico e alla stampa. Una storia nella quale si è divertito a lottare come un eroe moderno per trovare la propria personale felicità: “Mi sono sentito vicino al Faust – e non solo perché il mio personaggio si chiama Fausto – oppure a Fausto Coppi, per tutte le salite e gli ostacoli che incontro nel film”.

Del resto girare Alaska, non deve essere stato proprio una passeggiata. Sia per l’impegno emotivo, quello di raccontare una storia d’amore classica, viscerale e tormentata,  eppure ambientata ai giorni nostri. “Il film è una corsa a ostacoli alla ricerca della felicità. Tutti in qualche modo ne siamo abbagliati. Qui c’è prima l’ambizione personale che in qualche modo sembra rispondere a questa esigenza, poi invece i sentimenti diventano fondamentali per i personaggi. Per questo si tratta di un film in qualche modo epico”.

E in questo senso, Alaska ha un suo proprio corpo che sanguina a tratti e spesso dolorosamente. Ma del Germano attore impegnato sappiamo quasi tutto e invece del professionista con qualche desiderio di provare qualcosa di diverso, magari una commedia? “Io in realtà le commedie le faccio solo che poi non vanno bene. Qui a Roma ho portato per esempio il film L’ultima ruota del carro, ma non se lo ricorda nessuno. Comunque sì, è una cosa che mi piacerebbe fare”.

E oltre alla commedia viene naturale chiedere all'attore romano cos’altro sogna per sé: “Viviamo in un mondo nel quale pensiamo che la felicità dipenda dallo scavalcare l’altro, dal levargli qualcosa, mentre in questo film i personaggi scoprono che la felicità consiste soprattutto nel dare qualcosa all’altro”. Verrebbe infine da domandarsi qual è l’Alaska, intesa come meta di un’intensa corsa all’oro che l’attore romano desidera più di ogni altra cosa. Ma l’incontro finisce e la risposta resta così affidata solamente al racconto cinematografico.