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E' polemica su "A.I."
04.05.2006 - Autore: Nexta
A.I., l'ultimo film di Steven Spielberg, è già al centro di grandi polemiche. A una sola settimana dalla sua uscita americana, l'attesa pellicola diretta da Spielberg su soggetto di Stanley Kubrick, ha già perso la posizione di testa degli incassi americani ed è finito al terzo posto. Il film ha guadagnato in totale, in dieci giorni di programmazione, poco meno di 60 milioni di dollari e, per rientrare almeno dei costi di produzione, dovrà incassarne altri 40. Un risultato deludente, reso ancor più sconfortante dal fatto che, a scalzare a pochi giorni dall'uscita nelle sale l'opera dei due maestri della cinematografia mondiale, è stata una commedia di animazione per famiglie diretta da Lawrence Guterman, Cats and dogs (oltre 35 milioni di dollari nel primo weekend di programmazione), con protagonisti a quattro zampe, prodotta dalla Warner Bros., la stessa major che distribuisce A.I.: il film di Spielberg risulta così solo al terzo posto, anche dopo Scary movie 2 (oltre 34 milioni di dollari nei primi cinque giorni) e divampano le polemiche: 'Variety' mette l'accento sulla
scarsa pubblicità fatta dalla Warner Bros. al film rilevando una serie di particolari che denotano quanto poco la major americana creda ormai nel progetto. Alla visione riservata alla stampa straniera di Hollywood, per esempio, il film, che dura 2 ore e 20 minuti, è stato mostrato solo dopo Cats & dogs, una scelta quantomeno bizzarra vista l'assoluta incompatibilità tra le due pellicole; una circostanza che si era già ripetuta in un'altra occasione e che trova ora una spiegazione nel modesto risultato, dati gli altissimi standard di Spielberg, che il film sta riscuotendo al botteghino: basti pensare che Salvate il soldato Ryan aveva incassato nel 1998 oltre 216 milioni di dollari, un risultato difficilmente raggiungibile da A.i. che, nel secondo weekend di programmazione, ha perso il 52% netto di audience rispetto al precedente fine settimana, e guadagnando poco più di 14 milioni di dollari.