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E io che volevo fare il ballerino...

Invece si ritrova ad essere una macchina mortale dagli artigli retrattili in X-Men le origini - Wolverine, dal 29 aprile nei cinema. Ma l'attore australiano è affezionato a questo personaggio e nella sua innata e abituale gentilezza ce ne ha parlato.

Wolverine Hugh Jackman

15.04.2009 - Autore: Nicoletta Gemmi
X-Men le origini: Wolverine - Le foto dal film


Ha presentato la Notte degli Oscar e ha dimostrato tutta la sua abilità nella danza. Ogni volta che può si dedica anche al teatro e dà vita alla sua passione: ballare. Riceverà, a breve, la stella sul Walk of Fame sull’Hollywood Boulevard. Hugh Jackman, oltre ad essere stato definito uno degli uomini più sexy, è una persona vitale, entusiasta e cortese. Ma non per posa o consuetudine, perché così è la sua natura.

Mister Jackman, che cosa prova per Wolverine?
Per me ormai Wolverine è un vecchio amico. E’ il mio quarto incontro con lui in nove anni. Tutto quello che sono diventato è merito suo. E’ il perfetto antieroe, la versione a fumetti di archetipi di avventura come Callaghan, Han Solo o Mad Max. Tostissimo, niente affatto gentile: è meglio averlo dalla propria parte.

Quanto è stato faticoso prepararsi fisicamente per questo ruolo?
Non sono mai stato così  in forma perché Wolverine è un prequel e lui deve sembrare più giovane e muscoloso. In nessuno dei tre precedenti film degli X-Men avevo mai raggiunto il mio obiettivo fisico.

Conosceva già i fumetti della saga e ne era un appassionato?
No. Non sono mai stato un lettore o conoscitore di comics da ragazzo. Ora sì, e ne sto creando uno per la casa editrice Virgin intitolato Nowhere Man, che potrebbe essere sviluppato sia come videogame che come film.

Quanto conta la fortuna e il talento nel suo lavoro?
Contano entrambi. Il ruolo che mi ha dato più popolarità è Wolverine ma non dovevo farlo io ma Dougray Scott. Come pure ho sostituito, all’ultimo momento, Brad Pitt in L'albero della vita e Russell Crowe in Australia. Non mi importa di partire dalla panchina, l’importante è scendere in campo.