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E finalmente divenne afroamericana...

La Principessa e il Ranocchio è un film di animazione Disney pieno di pregi. Ovviamente non possiamo non sottolineare che si tratta della prima Principessa di colore della storia del cinema di animazione. The Times They Are A-Changin'...

La principessa e il ranocchio

11.12.2009 - Autore: Nicoletta Gemmi
Un Principe di nome Naveen arriva in Louisiana, e si reca a New Orleans sulle rive del fiume Mississippi in cerca di avventura e di jazz, ma il perfido stregone voodoo Dr. Facilier lo tramuta in ranocchio. Come nella fiaba dei fratelli Grimm, l’unico modo per tornare umano è essere baciato da una principessa. La Principessa di New Orleans, Tiana, è restia a baciare gli anfibi e quando si decide, anche lei viene tramutata in rana. La situazione appare senza speranza, ma con le celebrazioni del Mardi Gras, la fiaba incrocia la strada luminosa del suo indispensabile happy end.

La principessa e il ranocchio è l'attesissimo ritorno dei Disney Studios alla tradizionale animazione in 2-D disegnata a mano, e il pixariano John Lasseter al comando anche della Casa di Topolino intende riscattare con questo film la forza di un marchio e di uno stile al tramonto. Tanto che ha affermato: “Una tecnica che sembrava vecchia, ritorna ad essere nuova, perché non si vedeva un film così su grande schermo da tanto tempo. Quello che rende speciale il progetto non è solo la straordinaria ricchezza dei disegni, ma la protagonista stessa: non è la classica principessa in attesa di un principe, ma una donna determinata e indipendente che sa ciò che vuole, ma lungo il viaggio imparerà quanto è importante condividere i propri sogni con qualcuno”.

Una ragazza dalla pelle nera, al passo coi tempi dell’era Obama e una animazione che rivede insieme la coppia Ron Clements e John Musker, autori di La Sirenetta e Aladdin. Da segnalare che la pellicola è anche un omaggio a New Orleans, un città intrisa di mistero e musica, che giocano una chiave importante nella storia d’amore, trasformano la commedia in musical. Dal 18 dicembre.