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Dune, prime immagini dallo "Star Wars per adulti" del regista Denis Villeneuve

Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides apre la campagna pubblicitaria di un blockbuster lungamente atteso

Dune

14.04.2020 - Autore: Marco Triolo
Quasi vent'anni fa, Peter Jackson dovette lottare con le unghie e con i denti per evitare che l'ingerenza degli studios lo costringesse a sintetizzare Il signore degli anelli in meno di tre film. Qualche anno prima, a metà anni ottanta, David Lynch aveva compresso in 137 minuti l'estesa e ambiziosa epopea letteraria di Dune, il romanzo di Frank Herbert che, negli anni '60, aveva dato origine a un fortunato ciclo letterario, influenzando la fantascienza tutta, dalla letteratura al cinema. “Senza Dune, Guerre stellari non sarebbe mai esistito”, ha dichiarato George Lucas. Tanto per capire la portata della saga.

Il film di Lynch fu un flop e, anche se col tempo ha acquistato lo status di culto, ancora oggi è considerato da molti il peggiore film del regista. A posteriori Lynch fu una scelta davvero bizzarra, il classico giovane regista indipendente a cui viene affidato un progetto su commissione completamente estraneo al suo gusto e al suo stile. Subito dopo Lynch diresse Velluto blu e da allora non si sarebbe mai più allontanato dal suo mondo visionario. Per lo meno, Dune lo avvicinò a Kyle MacLachlan, poi protagonista di Velluto blu e Twin Peaks.



Trentasei anni dopo, coronavirus permettendo, il mondo si prepara ad accogliere un altro adattamento di Dune. Stavolta, però, siamo ben lontani dall'approccio blockbuster vecchia maniera di Dino De Laurentiis: alla regia c'è Denis Villeneuve, autore di Sicario, Arrival e Blade Runner 2049. Un regista che ha già dimostrato di saper coniugare sensibilità d'autore e grande spettacolo ricco di effetti speciali. A questo proposito, negli ultimi tre decenni il panorama del cinema è totalmente cambiato: negli anni '80 la tecnologia non era ancora in grado di rendere giustizia all'immaginazione di un autore come Frank Herbert. Oggi – e in parte proprio grazie al già citato Signore degli anelli – questo tipo di operazione è all'ordine del giorno.

La prima immagine ufficiale di Dune ci mostra il protagonista Timothée Chalamet nei panni di Paul Atreides, il “Luke Skywalker” della situazione. L'eroe predestinato alla grandezza che dovrà guidare un esercito improvvisato in una battaglia per la salvezza della sua famiglia e il futuro della galassia. È un'immagine semplice eppure scelta con estrema cura, perché è estremamente “villeneuviana” nei suoi toni desaturati, in cui al realismo generale della messa in scena si contrappongono gli elementi fantastici inseriti con grazia (in questo caso le astronavi sullo sfondo).



È anche un'immagine che si riferisce a un momento chiave del film e del libro: Paul Atreides si prepara a trasferirsi con la sua famiglia su Arrakis, ovvero il pianeta Dune, e quelle sullo sfondo sono le astronavi che ce lo porteranno.

“L'elemento che mi ha subito attirato a Paul è il fatto che, in una storia così ricca di dettagli e di tali proporzioni, il protagonista è in una sorta di viaggio dell'anti-eroe”, ha dichiarato Chalamet. “Pensa di essere una specie di giovane generale che dovrà studiare suo padre e la sua leadership di un esercito prima di diventare adulto, probabilmente un decennio dopo, o qualcosa del genere”. Per Paul invece la “gita” su Arrakis sarà un brusco risveglio e la prova definitiva della sua tempra di leader. Per spiegare perché, dobbiamo dare uno sguardo al contesto.



Dune si svolge in un remoto futuro in cui l'umanità si muove attraverso la galassia. L'economia dell'impero, guidato da Shaddam IV, si basa quasi totalmente sull'estrazione del Melange, alias la “spezia”. Una sostanza capace di allungare la vita e dare poteri di preveggenza, che si trova solamente sul pianeta desertico Arrakis. La gestione dell'estrazione viene affidata a una famiglia nobiliare, e ora tocca agli Atreides. Ma l'incarico è in realtà una trappola: la famiglia Atreides è diventata troppo potente e Shaddam vuole ridimensionare questo potere con l'aiuto della famiglia rivale degli Atreides, gli Harkonnen. Il duca Leto Atreides sa della trappola, ma decide di accettare ugualmente l'incarico e spera di conquistare la fiducia dei Fremen, gli abitanti di Arrakis, per condurli alla vittoria contro gli Harkonnen, che loro odiano. Un terribile tradimento costringerà però la corte degli Atreides alla fuga nel deserto, dove Paul verrà salutato come il messia dei Fremen da lungo tempo atteso.

Una premessa che scatena una saga di ampio respiro, composta da sei romanzi (più svariati sequel letterari scritti dal figlio di Herbert, Brian). Anche solo il primo di questi romanzi è lungo e complesso, al punto che, come si diceva, comprimerlo in un solo film significa minarne sensibilmente la portata. Ma niente paura: l'intenzione di Villeneuve è dividere il libro in due film. C'è però da sperare che il primo film vada bene al botteghino: le due parti non sono state girate insieme e, se la prima sarà un flop, la seconda potrebbe non arrivare.



“Gran parte delle idee principali di Star Wars proviene da Dune, perciò sarà una sfida affrontare il progetto”, ha dichiarato anni fa il regista. “La mia ambizione è realizzare il film di Star Wars che non ho mai visto. In un certo senso, è Star Wars per gli adulti”.

Il cast è certamente in linea con tutta questa ambizione: oltre a Timothée Chalamet, vedremo Rebecca Ferguson, Jason Momoa, Dave Bautista, Zendaya, Josh Brolin, Javier Bardem, Oscar Isaac, Stellan Skarsgård, David Dastmalchian e Charlotte Rampling. La sceneggiatura è firmata da Villeneuve con Eric Roth (premio Oscar per Forrest Gump) e Jon Spaiths (Prometheus), che sta anche sviluppando uno spin-off televisivo del film, Dune: The Sisterhood (incentrato sulle Bene Gesserit, una setta religiosa composta da donne dotate di poteri psichici, fondamentale nell'universo di Herbert).



L'uscita è prevista per Natale, ma ormai niente è più certo. Soprattutto per un progetto come questo, per cui il rischio flop è sempre dietro l'angolo: se il pubblico non si presenterà in massa alla riapertura delle sale, Dune potrebbe soffrirne molto. Non è escluso, quindi, che Legendary e Warner Bros. decidano di rinviarlo al 2021.

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Fonte immagini: Vanity Fair