“Io sono la legge!”. Il grido di battaglia di Judge Dredd risuona ancora nei corridoi della storia del fumetto come un monito sul nostro futuro. Il fumetto di John Wagner e Carlos Ezquerra, pubblicato a partire dal 1977 sulle pagine della rivista britannica 2000 AD, è il perfetto esempio di narrativa distopica e post-apocalittica: in un'epoca travagliata come gli anni Settanta, il sogno di un candido futuro fatto di macchine volanti e progresso era infatti sfumato in favore di una visione più cupa e claustrofobica, che amplificava tutti i difetti e i problemi della società moderna. Le droghe distruggono i giovani? Nel futuro sono più potenti! L'urbanizzazione sta debilitando l'ecosistema? Ecco a voi le megalopoli! Le superpotenze minacciano rappresaglie nucleari? Niente paura, l'umanità sopravviverà, ma a caro prezzo.
Così, Wagner ed Ezquerra forgiano dalle ceneri di un'epoca impazzita Mega City One, coacervo labirintico di razze e caste sociali, costruita su più livelli e sovrappopolata da matti (800 milioni di abitanti al suo picco). La conurbazione, situata sulla costa est degli Stati Uniti, è governata da un regime autoritario che, allo scopo di controllare il crescente livello di criminalità, ha creato la figura del Giudice, che unifica poliziotto, giuria ed esecutore della pena. Joseph Dredd è il più duro di tutti, e attraversa le strade a bordo della sua motocicletta per dispensare “giustizia” a destra e a manca. Tra le fonti di ispirazione del personaggio, c'è anche Frankenstein, il pilota interpretato da David Carradine in Anno 2000: La corsa della morte.
Il primo film, Dredd – La legge sono io, non aveva accontentato i fan, che lamentarono, tra le altre cose, il fatto che Dredd si togliesse troppe volte il suo iconico casco. L'unica nota positiva era Sylvester Stallone, visivamente perfetto nel ruolo. Ora, Hollywood ritenta con un adattamento più fedele: Dredd 3D, diretto da Pete Travis. “Credo che il film con Stallone fosse un'occasione persa – dichiara Karl Urban, l'attore che ha raccolto l'eredità di Sly – Appena si toglieva il casco tutto il mistero andava a rotoli. Il nostro sarà molto più oscuro”. E aggiunge: “Ogni attore impara che se non si possono usare gli occhi si deve pensare a quello che resta: la voce, il linguaggio del corpo. Questi sono gli strumenti con cui devo lavorare”.
Alex Garland, sceneggiatore di 28 giorni dopo, ha ideato una trama che fa riferimento a un altro aspetto del fumetto: nel futuro in cui si muove Dredd, molti dei lavori comuni sono automatizzati e la noia spinge le persone a provare ogni genere di distrazione. È in questo contesto che si diffonde Slo-Mo, una droga sintetica che rallenta la percezione del tempo. A capo del traffico c'è Ma-Ma (Lena Headey, tra i protagonisti de Il trono di spade), donna gangster feroce e risoluta, che intrappola Dredd e la sua giovane partner Anderson (Olivia Thirlby) in un complesso di edifici blindatissimo e popolato dai suoi scagnozzi. Un plot che molti hanno accostato a The Raid, action indonesiano diretto dal gallese Gareth Evans e già considerato uno dei migliori film dell'anno. Le somiglianze sono evidenti, ma non è chiaro fino a che punto intenzionali.
Dredd è interpretato come detto da Karl Urban, un attore che finora non è mai riuscito a sfondare veramente, nonostante ruoli importanti nella trilogia de Il signore degli anelli, in Star Trek e The Chronicles of Riddick. Qui avrà l'occasione di farsi valere, anche se l'elmo impedirà a molti spettatori di riconoscerlo. Ma lui stesso è un grande fan del personaggio e si è dichiarato “sollevato” nello scoprire che la sceneggiatura richiedeva che tenesse sempre in testa il casco. A suo dire, nel film vedremo un lato di Dredd che John Wagner ha iniziato a esplorare solo di recente: “Per vent'anni è stato solo un tizio che faceva il suo lavoro, e poi improvvisamente comincia a mettere in dubbio tutto e diventa molto più complesso e interessante. Una cosa che volevo vedere in questo film”.
Dredd 3D sarà distribuito in USA da Lionsgate a partire dal 21 settembre 2012. Ancora non è stata fissata una data italiana.
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Dredd: il braccio futuro della legge
Torna al cinema il Giudice creato da Wagner ed Ezquerra. Al posto di Stallone, sotto il casco c'è Karl Urban
09.08.2012 - Autore: Marco Triolo