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Downey e Foxx ne Il solista

Arriva nelle sale la pellicola diretta da Joe Wright e incentrata sulla vera storia di una grande amicizia. Dal 23 luglio nei cinema

Il solista

14.07.2010 - Autore: La redazione
È passato tanto tempo dall’ultima volta che il giornalista Steve Lopez (Robert Downey Jr.) è riuscito a trovare una storia davvero interessante e i suoi superiori stanno valutando un taglio del personale. Come trovare un’ottima storia? Il suo vero problema è che non la cerca nei posti giusti, ma quando s’imbatte in Nathaniel Ayers (Jamie Foxx) la sua vita cambia radicalmente. Nathaniel è un senzatetto che ha il dono della musica: è un grande violinista, il cui talento è unico, è capace di suonare lo strumento con sole due corde. Il giornalista scopre che un tempo Ayers era uno studente della Julliard che, a poco a poco, è sprofondato nella follia. Lentamente tra i due s’instaura un rapporto di fiducia che darà luogo a una splendida amicizia. Steve farà di tutto per aiutare l’amico, ma può l’amicizia salvare una persona con problemi mentali?

In arrivo nei cinema italiani (distribuito da Universal Pictures dal 23 luglio) con più di un anno di ritardo, Il solista è un "Oscar contender" mancato, uno di quei film la cui confezione è perfetta per intenerire qualsiasi membro dell’Academy. Ma la pellicola non ha ottenuto nemmeno una nomination. “Spero che il film riesca a fare un po' di luce su questa infermità, che possa sconfiggere il pregiudizio sociale e dare una voce agli schizofrenici – ha affermato Jamie Foxx - Non bisogna mai scambiare la malattia mentale con l'ignoranza, come la storia di Nathaniel ci insegna".

E anche Robert Downey Jr. ha dichiarato: “L'incontro con Steve Lopez prima delle riprese mi ha aperto gli occhi su aspetti della realtà che troppo spesso ci ostiniamo a non vedere. Ho riconosciuto la dignità della gente che vive per strada, gente che i ricchi non conoscono o che non sanno nemmeno che esistono. E' stato interessante scoprire come vivono gli homeless e quali sono le loro dinamiche. E' stato scioccante vedere la mancanza di cure mediche in questa società. E' stato inoltre illuminante vedere come funziona il giornalismo, che noi attori tendiamo a disprezzare e che invece fornisce un servizio fondamentale alla società”. 


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