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Documentari. "Il caso Rosselli" un delitto di regime

In occasione del 70esimo anniversario dell'omicidio di Carlo e Nello Rosselli, un documentario svela i retroscena dell'assassinio dei due antifascisti italiani, voluto da Galeazzo Ciano.

Caso Rosselli

07.06.2007 - Autore: Nexta
Dopo Giacomo Matteotti, Piero Gobetti, Giovanni Amendola e Antonio Gramsci, il 9 giugno 1937 toccò a Carlo e Nello Rosselli. Perseguitati, processati, mandati al confine ed infine esuli in Francia, i fratelli Rosselli furono trovati morti in un bosco vicino Bagnoles-de-l’Orne, in Normandia, uccisi dall’organizzazione paramilitare la Cagoule.
In occasione del settantesimo anniversario del loro assassinio, martedì 8 giugno 2007 alle 21.00 History Channel (canale 406 di SKY) ne ricostruisce la tragica vicenda con IL CASO ROSSELLI. UN DELITTO DI REGIME, documentario prodotto da DocLab e Fox Channels Italy in collaborazione con Rai Tre.
  Il duplice omicidio scosse profondamente l’opinione pubblica europea. Il 19 giugno 1937, a dieci giorni dalla loro morte, un corteo di 150.000 persone accompagnava i feretri di Carlo e Nello Rosselli al cimitero Père-Lachaise di Parigi. Artisti e intellettuali in Francia, inclusi il pittore Pablo Ricasso e lo scrittore André Breton, accusarono Mussolini e dichiararono che l’assassinio dei Rosselli rappresentava "la morte di tutte le libertà in Europa''. Il regime fascista invece attribuì ogni responsabilità ad anarchici e comunisti.
  La Cagoule non aveva agito di sua iniziativa. Avvalendosi dei documenti inediti nonché degli atti processuali del secondo dopoguerra, il documentario sottolinea il ruolo del SIM (Servizio Informazioni Militari), il servizio segreto militare italiano dell’epoca guidato dal generale Mario Roatta, e del suo controspionaggio all’estero, diretto dal tenente colonnello Santo Emanuele. Fu il SIM ad affidare l’incarico all’organizzazione francese di estrema destra di eliminare due tra i più pericolosi e attivi oppositori del fascimo in cambio di soldi e armi. Un vero e proprio delitto di regime, visto che il principale mandante fu Galeazzo Ciano, Ministro degli Esteri e genero di Mussolini.
  Non solo. Il caso Rosselli svela anche altri importanti retroscena legati alla Cagoule, la cui storia è ancora secretata negli archivi francesi. E punta i riflettori sulla figura di Francois Mitterrand, all’epoca dei fatti giovanissimo simpatizzante dell’organizzazione fascista francese. Il futuro Presidente della Repubblica non solo visitò più volte in carcere l’amico Jean Bouvyer, uno degli esecutori materiali dell’omicidio, ma gli permise la fuga in America Latina. Gli concesse infatti un attestato di benemerenza per aver aiutato la resistenza francese, mentre in realtà Jean Bouvyer era stato un collaborazionista del regime di Vichy, coinvolto attivamente nelle persecuzioni antiebraiche. Nonostante i numerosi processi, gli assassini francesi divennero latitanti e furono condannati a morte in contumacia. I mandanti italiani furono alla fine assolti per mancanza di prove.
  Il documentario, inoltre, ricostruisce accuratamente l’intero percorso intellettuale e politico dei due fratelli, capaci di unire ad una lucida elaborazione teorica con il saggio Socialismo Liberale, criticato da Palmiro Togliatti, una forte e concreta azione politica: dalla fondazione del movimento Giustizia e Libertà, che sarebbe diventato protagonista della lotta partigiana in Italia, alla Guerra civile in Spagna, combattendo nelle truppe repubblicane. Carlo e Nello promossero inoltre numerosi atti di propaganda contro Mussolini e organizzarono le fughe all’estero dei volti più noti dell’antifascismo italiano, come Filippo Turati, padre nobile del socialismo riformatore del nostro Paese.
  Un vero e proprio tuffo nel passato, quindi, che diventa anche viaggio nei luoghi dove i due fratelli trascorsero le ultime settimane di vita. Ad accompagnare il telespettatore c’è un testimone d’eccezione, l’ultimogenito di Nello, Alberto Rosselli, che aveva solo 40 giorni quando suo padre e suo zio furono uccisi, Insieme a lui, Bernard Jarry, un anziano signore di Bagnoles-de-l’Orne che all’epoca dell’omicidio fu testimone delle ricostruzioni che la polizia fece con i colpevoli sul luogo del delitto.
  Diretto da Stella Savino e scritto da Vania del Borgo per DocLab, Il caso Rosselli si avvale dei preziosi contributi degli storici Zeffiro Ciuffoletti, curatore dell’epistolario della famiglia Rosselli, e Mimmo Franzinelli, autore per Mondadori del libro Il delitto Rosselli. E utilizza moltissimo materiale inedito proveniente da numerosi istituti: dall’Archivio Storico dell’Istituto Luce all’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio, dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze alla Fondazione Rosselli di Torino, dall’Istituto di Storia per la Resistenza all’Archivio Centrale di Stato a Roma.  
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