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Dietro le quinte del "32°Premio Barocco"

Auto blindate, un esercito di guardie del corpo, backstage preso d'assalto da 'imbucati' di ogni tipo: tutto quello che non si è visto nella diretta di Raiuno. Restano l'emozione dei festeggiamenti per Sophia Loren, i dati più che confortanti dell'Auditel e anche - perchè no -qualche polemica.

Premio Barocco backstage

14.03.2003 - Autore: Adele de Gennaro
Calato il sipario sulla trentaduesima edizione del \"Premio Barocco\" di Gallipoli trasmesso in diretta su Raiuno, restano l\'emozione dei festeggiamenti per Sophia Loren, i dati più che confortanti dell\'Auditel e anche - perchè no -qualche polemica. Tutto bene sul fronte più temuto, quello degli ascolti: nella prima parte lo spettacolo ha sfiorato i cinque milioni di telespettatori, con circa il 26% di share, schizzato nella seconda parte al 30,38%. Miracolo di Madonna Sophia? Senz\'altro, ma è anche vero che il cast allestito per questa edizione era davvero invidiabile, per non parlare del valore aggiunto dato da un personaggio come Fiorello, capace di trasformare in varietà persino le previsioni del tempo. Bravissima anche Milly Carlucci, grande professionista che in più di qualche occasione ha \'domato\' i tempi della diretta con un sorriso smagliante anche in momenti difficili: la Loren, infatti, era troppo impegnata nel suo ruolo di grande star per capire che doveva prendere in mano il microfono. Risultato? La povera Carlucci è stata costretta a reggere il suo microfono, quello dell\'attrice e la cartellina con le domande arrivare via fax dal pubblico da casa. Provateci voi, è sicuro che almeno uno dei due microfoni è destinato a cadere...Cose che capitano, d\'accordo, ma nel backstage la situazione non era certo migliore. I telespettatori, infatti, hanno visto solo i sorrisi della Loren (cosa fareste voi se vi dessero un cachet di 400 milioni? Un sorriso è il minimo, vero?), gli applausi di Massimo D\'Alema e consorte in prima fila, i balletti, gli sketch e via dicendo. Il vero spettacolo, però, in un certo senso era nel retropalco, a riflettori spenti e senza nessuna regia. Proprio a manifestazione conclusa il presidente del \"Premio Barocco\" Fernando Cartenì, ha minacciato seriamente di abbandonare Gallipoli e di trasferire il premio in qualche altra città del Salento (si parla di Lecce o Otranto), una mossa inevitabile visti i rapporti non proprio idilliaci con gli enti locali. Noi, invece, ci chiediamo: basterà tutto questo per migliorare un\'organizzazione che presenta varie lacune? Iniziamo proprio con il primo imputato, il backstage. Riservato da sempre a giornalisti, fotografi e operatori, il retropalco è diventato in pochi minuti affollato fino all\'inverosimile. Ad esibire il pass erano non solo gli operatori dell\'informazione, ma bambini, ragazze in cerca d\'autografi, parrucchiere, mamme e figli che volevano la foto con questo o quel personaggio e così via. Un delirio. A tutto questo va aggiunta la presenza massiccia di bodyguard (sembrava il set di un film dei Vanzina), ognuno aveva la sua guardia del corpo da esibire e c\'era anche chi correva inutilmente, pensando di essere inseguito, nell\'indifferenza più totale. Il successo, purtroppo, può generare manie di persecuzione: Anna Marchesini, tra i premiati, già prima di arrivare aveva annunciato: \"quando arrivo non voglio fotografi all\'aeroporto\". Poverina, non immaginava che tutti i fotografi puntavano solo alla Loren e a Depardieu!! Agenti della security dovunque, insomma, tanto che all\'arrivo di Fiorello e immancabile fidanzata non era chiaro se si trattasse del \"Premio Barocco\" o dell\'imminente G8 a Genova. Inutile dire che anche il simpaticissimo Fiorello, terminata la sua esibizione, è scappato su un\'auto blindata da far invidia al capo del Governo. L\'unico disponiile a farsi intervistare o fotografare era alla fine Gigi D\'Alessio, calmo e serafico in attesa di andare a cantare (dal vivo) sul palco. Resse e spintoni, come era prevedibile, per l\'arrivo di Sophia Loren e Gerard Depardieu, scesi entrambi dalla stessa macchina doverosamente scortata. La prima, dopo la regale suite dell\'albergo ed il menu inventato dallo chef appositamente per lei, si è dovuta accontentare di un camerino uguale agli altri, nulla a che vedere con i capricci di star internazionali: solo acqua minerale e frutta a volontà, unico lusso un condizionatore d\'aria. E se la Loren si è rifiutata di parlare con chiunque ( neanche un sorriso per il parapiglia di forografi che l\'attendevano), in rispetto della par condicio Depardieu ha riservato la sua simpatia solo alla Carlucci. \"Non parlo con i giornalisti\" ha detto uscendo dal suo camerino. Per fortuna non tutti i premiati sono stati affetti dalla sindrome del divismo a tutti i costi: Michele Placido, accompagnato dalla bella figlia Violante, si è concesso generosamente alla stampa e alle richieste di autografi, mentre Josè Feliciano ha improvvisato dietro le quinte un mini concerto che ha raccolto gli applausi di giornalisti e fotografi ormai stremati. La Loren, intanto, conquistava il pubblico di Gallipoli (circa ventimila persone) raccontando aneddoti e dettagli sulla sua vita, facendo leva come al solito sulla collaudata immagine di attrice-mamma: quello che le premeva di più, infatti, era promuovere il film - in cui recita diretta per la prima volta dal figlio Edoardo Ponti - \"Beetween Strangers\", con Mira Sorvino e Gerard Depardieu fra gli interpreti. Senza voler togliere nulla alla Loren, vorremmo dare un modesto suggerimento agli organizzatori della prossima edizione, a Gallipoli o in un\'altra città del Salento. In qualsiasi festival o manifestazione di livello internazionale si assegnano premi, anche con compensi stellari, ma con una significativa differenza: gli attori sono \'costretti\' a tenere una conferenza stampa di almeno mezz\'ora, un impegno non certo gravoso in vista del ritorno d\'immagine e della pubblicità mediatica. Attenzione, è in casi come questi che il \"Premio Barocco\" rischia di diventare un Premio.....Tarocco.              
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