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Dieci cose che non sapevi sulla saga di The Ring

In occasione dell'uscita The Ring 3, ripercorriamo la saga J-Horror esplorando i suoi segreti

The Ring 3

16.03.2017 - Autore: Marco Triolo (Nexta)
Sono passati dodici anni da The Ring 2, il secondo capitolo della saga americana ispirata agli horror giapponesi di Hideo Nakata. Eccoci qui ad attendere The Ring 3, alias Rings, terzo episodio che vede protagonista l'italo-americana Matilda Lutz (L'estate addosso) e che inventa l'esistenza di un vero e proprio culto suicida legato alla famigerata videocassetta originale. Ma la protagonista di Rings, Julia, scopre l'esistenza di un “film nel film” che ancora nessuno ha mai visto prima d'ora.
 
Ne è passata di acqua sotto i ponti dai romanzi di Koji Suzuki che hanno ispirato la serie, e dal film originale diretto da Nakata nel 1998. Quasi vent'anni, un arco di tempo nel quale il cinema si è popolato di ragazze dai lunghi capelli neri e dalle strane movenze, tutte apertamente ispirate allo spettro di Sadako del primo Ringu. Una moda che è arrivata, ha saturato il mercato e se ne è andata. Siamo curiosi di scoprire se The Ring 3 riuscirà a rinverdire i fasti di un tempo, ma nel frattempo cogliamo l'occasione per esplorare il passato della saga. Ecco, dunque, dieci cose che (probabilmente) non sapevate su The Ring.

 
I romanzi. Koji Suzuki scrisse tre libri in origine, “Ring”, “Spiral” e “Loop”. Poi pubblicò una raccolta di racconti ambientati nello stesso universo, “Birthday” e infine due nuovi libri, “S” e “Tide” nel 2012 e 2013. L'ispirazione per l'originale gli venne dal suo film horror preferito, Poltergeist – Demoniache presenze.
 
Gender. Nel romanzo originale, il protagonista che cerca di sfatare la maledizione della videocassetta è un uomo, Kazuyuki Asakawa. Il cambio di sesso va accreditato allo sceneggiatore Hiroshi Takahashi, che trasformò il personaggio in Reiko Asakawa e il suo stato civile da sposata a divorziata. Cambiò anche il sesso del figlio di Reiko, in origine una bambina. I cambiamenti vennero mantenuti nella versione americana del film.

 
Prima di Naomi. A proposito della versione americana: Naomi Watts non fu la prima scelta per il ruolo di Rachel. Prima di lei, ricevettero l'offerta Jennifer Connelly (che poi andò a interpretare il remake di un altro film di Nakata, Dark Water), Jennifer Love Hewitt, Gwyneth Paltrow e Kate Beckinsale.
 
La stagione del J-Horror. Il successo di The Ring spinse Hollywood a scavare a fondo nel filone horror giapponese, portando in America i remake di altri successi come The Grudge, Dark Water, Pulse e Chiamata senza risposta.

 
Un successo senza precedenti. Con i suoi 249 milioni di dollari incassati nel mondo, The Ring di Gore Verbinski resta ancora oggi il remake horror di maggiore successo nella storia del cinema.
 
Questioni di budget. Il budget del remake americano del 2002 è più di quaranta volte quello della versione giapponese del 1998. Il film di Nakata costò 1,2 milioni di dollari, quello di Verbinski 48.

 
Storia vera. Il personaggio di Shizuko Yamamura, madre di Sadako nell'originale, è basato su una persona realmente esistita: Chizuko Mifune, nata nel 1886, fu al centro di un famoso caso di poteri paranormali. Si diceva che avesse il dono della chiaroveggenza ma, dopo una dimostrazione nel 1910, fu proclamata una ciarlatana e più avanti si suicidò ingerendo veleno.
 
Nomen omen. Il nome “Samara”, versione americana di Sadako, deriva da una storia di W. Somerset Maugham, “Appuntamento a Samarra”, in cui un uomo incontra la Morte in un mercato e fugge alla città di Samarra per evitarla.

 
Effetti poco speciali. La famosissima uscita di Sadako dal pozzo, con la sua camminata straniante, fu realizzata con pochi mezzi e tanta inventiva. Rie Ino'o, l'attrice che la interpretava, veniva dal teatro Kabuki e sapeva come muoversi per enfatizzare le emozioni. Ideò dunque la camminata di Sadako e venne ripresa mentre camminava indietro ed entrava nel pozzo. L'effetto venne ottenuto semplicemente girando la scena al contrario.
 
La maledizione di The Ring 2. Il sequel americano di The Ring fu diretto dallo stesso Hideo Nakata. Durante la lavorazione, accaddero parecchi eventi inquietanti sul set. Nel settimo giorno di riprese, gli uffici della produzione finirono allagati per via della rottura di un tubo, un evento normalissimo se il risultato non fosse stato così spaventosamente simile al film (in cui l'acqua era una delle immagini centrali). Nakata richiese l'intervento di un ministro shintoista per celebrare un rito di purificazione sul set. Ma gli incidenti proseguirono: un giorno, uno sciame di api discese su un camion della produzione e costrinse l'evacuazione del reparto, per poi andarsene da dove era venuto senza motivo. Più avanti, una tanica d'acqua scoppiò senza motivo, allagando ancora una volta gli uffici della produzione. Una mattina, infine, un costumista uscì da garage della Universal e si trovò faccia a faccia con un cervo che caricava verso di lui. I cervi sono comuni in quelle zone di Los Angeles, ma l'attacco assomigliava tantissimo a un'analoga scena del film.