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David Goyer: "Da Vinci come Iron Man"

Lo sceneggiatore di Batman Begins presenta a Roma la sua nuova serie Da Vinci's Demons

David S. Goyer

02.10.2012 - Autore: Marco Triolo
“Il mio Leonardo Da Vinci è molto simile a Tony Stark, l'alter ego di Iron Man. Come lui, anche Leonardo beveva troppo, a quanto si dice, e pare che fumasse anche oppio. Un sacco di geni sia reali che nella finzione avevano molti demoni e spesso ci andavano a braccetto”. Con questa affermazione, David Goyer denuncia immediatamente la sua natura di nerd già all'inizio del nostro incontro. L'occasione è stata fornita dal Roma Fiction Fest, che ha ospitato la presentazione di Da Vinci's Demons, la sua nuova serie fanta-storica che vede l'inventore, scienziato e artista italiano come un eroe maledetto. Tra società segrete, misteri e trovate anacronistiche, Goyer – anche sceneggiatore di Batman Begins, Blade e FlashForward – ha trovato il modo di infondere alla serie un certo realismo...

Con la trilogia di Batman, tu e Christopher Nolan avete rinnovato l'immagine del supereroe, rendendola realistica. Hai fatto lo stesso per Da Vinci's Demons?
Certo. Fare della fantascienza con elementi reali è quello che preferisco. Abbiamo trattato Batman e Bruce Wayne come se si muovesse nel mondo reale, e anche la storia di Leonardo è fantastica ma fondata nella realtà. È una serie cruda, non certo un cartone. Batman è legato al mito, e lo stesso vale per Da Vinci. Per realizzare questa serie mi sono riletto tutti i libri di Joseph Campbell sul Viaggio dell'Eroe e credo che la prima stagione segua molto da vicino questo modello.

Hai dichiarato di avere già in mente sei o sette stagioni di Da Vinci's Demons, e forse anche uno spin-off. Potresti spiegarti meglio?
Posso dire che abbiamo già abbastanza materiale per proseguire un bel po'. La prima stagione sarà composta da nove episodi, mentre la seconda forse da dieci. Stiamo già iniziando a scrivere la seconda stagione anche se nessuno ha ancora visto la prima. So già il finale della serie e ho in mente un'architettura generale per sviluppare la quale mi occorreranno almeno quattro stagioni. Magari potremmo espandere o contrarre questo numero, arrivando anche a sei o sette. Posso dirvi che nella prima scena del primo episodio è già stato piantato il seme del finale...

Come hai selezionato il cast?
Ho detto ai produttori che non volevo una star per il ruolo di Leonardo, perché la star è proprio Leonardo. Volevo scoprire una star e per questo abbiamo fatto centinaia di audizioni. L'attore che abbiamo scelto, Tom Riley, credo diventerà una grande stella. In TV di solito vogliono i grossi nomi, ma siccome qui è l'idea a essere grande, ho potuto cercare gli attori adatti e credo che tra un anno tutti li riconosceranno. Sono tutti europei, non c'è nessun americano. Credo ci sia un italiano, gli altri vengono da Gran Bretagna, Francia, Grecia, Islanda e persino Armenia.

Che cosa ne pensi della televisione di oggi?
Credo che in TV oggi si lavori meglio che al cinema. Adoro la televisione, amo molto Breaking Bad, Il trono di spade, Luther, Sherlock – e non lo dico solo perché Da Vinci's Demons è prodotto dalla BBC, credo davvero che Sherlock sia realizzato in maniera sublime. Ritengo che la coproduzione internazionale sia il futuro della TV, perché permette di creare serie che possano essere apprezzate in tutto il mondo.

Da Vinci's Demons andrà in onda su Starz (in America) e BBC (in Gran Bretagna) ad aprile 2013.
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