
Dopo aver annunciato di voler tornare prima o poi alla saga iniziata con “28 giorni dopo”, per un terzo capitolo forse proprio diretto da lui, Boyle ha anche rivelato di non aver rinunciato affatto all'idea di girare un sequel di “Trainspotting”, probabilmente il suo film più celebre. Il regista lo ha dichiarato durante un'intervista a Los Angeles: “Credo che si farà. Abbiamo una grande idea per tornare ai personaggi, una volta che saranno invecchiati abbastanza da arrivare a una sorta di crisi di mezza età”. Il materiale di partenza sarebbe naturalmente il romanzo-sequel di Irvine Welsh “Porno”. L'unico problema è la qualità del testo stesso, sulla cui inferiorità a “Trainspotting” Boyle e Ewan McGregor sono pienamente d'accordo: “'Porno' non è un libro al livello di 'Trainspotting', che è un vero capolavoro della letteratura. Ma ci abbiamo lavorato un po' su, e c'è decisamente del potenziale. Quando arriverà il momento giusto, ci torneremo”.

“Porno” riprende i personaggi dieci anni dopo gli eventi del primo capitolo. Le strade di Sick Boy, Renton, Spud, Begbie e Nikki si incrociano nuovamente, ma stavolta a fare da sfondo c'è l'industria della pornografia. Welsh utilizza anche diversi personaggi di un suo altro romanzo, “Glue”. Ancora nulla si sa del cast, e a questo punto non è nemmeno chiaro quanto sia coinvolto McGregor. Ma se Boyle ha intenzione di prendersi tutto il tempo necessario, non dovrebbe essere un problema richiamare a sé McGregor, Ewen Bremner, Johnny Lee Miller e Robert Carlyle. Boyle è convinto che l'attesa aiuterà l'efficacia del sequel: “Sarà un approccio calcolato e ingegnoso. L'idea è quella di riprendere una cosa che è diventata un cult e che tutti conoscono, senza farne un semplice seguito. Una scelta che sarebbe puramente economica”.