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Daniel Craig vuole tutti i nazisti

... e li vuole morti nel nome della libertà per gli ebrei. Da venerdì arriva "Defiance - I giorni del coraggio", pellicola di Edward Zwick in cui per la prima volta gli ebrei osano combattere il fuoco col fuoco. Abbiamo incontrato l'attore e il regista.

Daniel Craig vuole tutti i nazisti IMG

19.01.2009 - Autore: Pierpaolo Festa
Roma - Scordatevi i campi di concentramento, scordatevi innocenti inermi su cui vengono praticate le più terribili brutalità… questa volta, questi ebrei si difendono a colpi di mitragliatore. Il film in questione è “Defiance – I giorni del coraggio”, dramma tratto da una storia vera. Quella dei tre fratelli Bielski (Daniel Craig, Liev Schreiber e Jamie Bell) che nel 1941 sfuggirono alla morte e si rifugiarono nelle foreste della Bielorussia, in un momento in cui la comunità ebraica era soggetto al massacro da parte dei nazisti. A poco a poco decisero di radunare altri ebrei in fuga e lottare contro i soldati del fuhrer, pronti a rischiare tutto anche per un singolo momento di libertà.

Abbiamo parlato del film con la star Daniel Craig e con Edward Zwick, regista di pellicole come “Glory”, “L’ultimo samurai” e “Blood Diamond” che lo ha diretto in questa storia. “Sapevo della resistenza antinazista in Europa – ci dice Craig - Ma non avevo mai sentito parlare di resistenza ebraica. Ci siamo preparati bene, il nostro unico scopo era rappresentare dei personaggi che fossero fedeli a quelli davvero esistiti”.

Con un budget da 50 milioni di dollari, il film è stato interamente girato in Lituania: “Volete sapere quanto faceva freddo? – dice Craig – allora accomodatevi pure! Sul set c’era un’atmosfera di compagnia e di fratellanza. Pioveva e faceva molto freddo, ma abbiamo tenuto duro. E poi pensavamo alle vere persone che abbiamo interpretato nel film: loro sono stati per anni in quelle condizioni”. Nel film Craig è l’eroe Tuvia Bielski, leader di questo movimento di resistenza: “Ho avuto la fortuna di conoscere alcuni membri della famiglia Bielski – continua l’attore inglese - tra cui i loro antenati. Sono delle persone incredibili. Per me questo film era incentrato sul tema dell’amore e sulla passione. I protagonisti capiscono che è ora di smettere di combattere e pensare alla loro famiglia”.

A proposito di questo trend hollywoodiano sulla 2° Guerra Mondiale (sono in arrivo anche “Operazione Valchiria”, “The Reader” e “Inglourious Basterds”) Edward Zwick dichiara: “Credo che ormai i protagonisti di quegli eventi non ci sono più, o sono molto vecchi. Quindi tra gli artisti c’è una certa ansia perché vogliono sentirsi raccontare queste storie da coloro che hanno vissuto veramente gli eventi. E si sentono in obbligo di raccontarle al cinema. Oggigiorno i giovani non leggono più come quelli di una volta e è nostra responsabilità mettere tutto su pellicola”. E quando gli citiamo "Schindler’s List" come manifesto mainstream hollywoodiano, Zwick controbatte: “Ma Schindler’s List non credo che sia un manifesto. È certamente un grandissimo film, ma quella è la storia di un cristiano che salva gli ebrei. Questo nostro film, invece, racconta di ebrei che si salvano a vicenda. Non ho ancora parlato con Steven Spielberg né gli ho mostrato il film, ma di sicuro lo farò”.

L’appuntamento nei cinema con “Defiance – I giorni del coraggio” è fissato per questo venerdì, 23 gennaio. La pellicola è distribuita dalla Medusa Film.Cosa farà Daniel Craig adesso? Di certo ci sarà un Bond 23, ma dove lo vedremo quando non dovrà indossare lo smoking? “Mi piacciono i personaggi ambigui e complessi – conclude l’attore - Non so cosa farò, non scelgo mai un film finché non leggo il copione. Programmare la carriera, secondo me, uccide l’arte”.