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Daniel Craig e Rachel Weisz orfani di regista

Jim Sheridan prende le distanze da Dream House

Dream House

10.10.2011 - Autore: La Redazione
Dream House, l'ultimo film di Jim Sheridan (Nel nome del padre), non ha convinto né pubblico né critica: la pellicola ha incassato solo nove milioni di dollari dalla sua uscita il 30 settembre, ed è stata universalmente stroncata. Ma ora sembra che la colpa non sia tutta da attribuire al regista. Sheridan, per la prima volta alle prese con l'horror, ha tentato di prendere le distanze dal film, ma senza successo.

Dopo una lavorazione tormentata e un costante braccio di ferro con lo Studio, Morgan Creek Productions, insoddisfatto del metodo d'improvvisazione imposto dal regista agli attori, Sheridan si era infatti recato durante l'estate al Directors Guild of America, nel tentativo di cancellare il proprio nome dai credits del film. Se Sheridan ci fosse riuscito, il film sarebbe stato firmato con il classico pseudonimo Alan Smithee.

Morgan Creek ha cercato di impedire la cosa, proponendo a Sheridan di girare materiale aggiuntivo. Risultato, il film è uscito con il nome di Sheridan ben in evidenza, ma il regista si è chiuso nel silenzio stampa e ha anche rifiutato di promuovere Dream House con il cast, che comprende Daniel Craig, Naomi Watts e Rachel Weisz. Il futuro del regista a Hollywood è incerto: ora potrebbe tornare nella sua Irlanda per girare un progetto molto più piccolo che lo riconnetta alle sue radici, Sheriff Street Stories, sulla sua infanzia in Irlanda. 

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