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DALLE VHS AI DVD: UN AVVICENDAMENTO DEI MERCATI?
La transizione dalle vhs ai dvd implicherà un avvicendamento o un affiancamento dei rispettivi mercati? La risposta delle case di distribuzione.

13.12.2001 - Autore: Fabrizio Marchetti
Non è una vuota tautologia asserire che le transizioni dei supporti di memorizzazione hanno segnato le principali tappe evolutive del mercato homevideo. Sono i dati storici ad averlo confermato con gli ineluttabili avvicendamenti che hanno riguardato i formati audiovisivi . Non sempre però è stato il format tecnologicamente più avanzato a trionfare. Basti pensare al successo riscosso dal Vhs rispetto ai più progrediti Betamax e V2000. E che dire dei flop produttivi di standards quali il Super Vhs, il Laserdisc e il CDI? Anche in quel caso le migliorie tecniche non hanno avuto unincidenza tale da scongiurare la deficitaria sorte commerciale di quei prodotti. E dunque pensabile che la migliore qualità dei dvd non implichi necessariamente una sconfitta deflagrante delle tradizionali videocassette. I mercati dei due supporti in particolare potrebbero coesistere senza problemi. Eppure, presumere al contrario un loro completo avvicendamento non è una possibilità da scartare a priori. Limpressione è che sia il tempo a decidere le modalità del cambiamento. Di questa idea è Paolo Baldini, responsabile del settore homevideo della DNC, azienda distributrice dei prodotti Key Films, Lucky Red, Istituto Luce e Fandango. Penso che i dvd siano destinati a cannibalizzare il supporto vhs ma non nel brevissimo termine. Il processo di avvicendamento ci sarà ma avverrà con una gradualità pari a quella registrata col passaggio dal vinile al cd . Del resto sono fermamente convinto che chiunque abbia provato il dvd dopo essere stato per tanto tempo fedele al vhs non voglia più tornare indietro. Alla domanda su quali saranno i tempi precisi per portare a termine la conquista del bacino dutenza, Baldini risponde con apprezzabile moderazione: E un po difficile prevederlo con esattezza ma credo che una stima intorno ai 6 o 7 anni possa essere ritenuta accettabile. Molto dipenderà anche da variabili come la diffusione dei dvd registrabili, apparecchi in grado di colmare il vuoto funzionale che intercorre tra i videoregistratori e i lettori ottici digitali. La disponibilità delle tecnologie insomma guiderà il processo: se le nuove strumentazioni hardware raggiungeranno un prezzo accettabile allora nel giro di pochi anni la transizione dei supporti avverrà in modo compiuto. Pressoché dello stesso avviso è Luca Salvatori, responsabile homevideo della Paramount Pictures: In una prima fase di inserimento sul mercato, il dvd non tenderà a soppiantare il vhs. Attualmente il livello di penetrazione del supporto digitale non raggiunge il 4% delle famiglie italiane contro l80% circa del videoregistratore. Se pensiamo che il boom delle vendite inizia solitamente quando la penetrazione raggiunge il 10%, allora si capisce come gli spazi di crescita siano ancora enormi. Tuttavia a lungo andare il pubblico tenderà a coniugare passione e predisposizione allinvestimento tecnologico per lacquisto di un lettore dvd, del software disponibile ed eventualmente di un impianto Home Theater. Inoltre si abbasserà notevolmente la media di dvd acquistati per ogni lettore (attualmente di 10 a 1) omogeneizzando e massificando un consumo che oggi è in mano agli heavy users. Solo in quel momento il fenomeno della cannibalizzazione dei mercati acquisterà una visibilità estrema. Anche per Marco Duradoni, amministratore delegato della Cecchi Gori Home Video, sono maturi i tempi della definitiva consacrazione del dvd: Le nostre previsioni di vendita per questo nuovo prodotto digitale sono di raddoppio ogni anno fino al 2006. Allo stato attuale si sta registrando un momento di transizione con la conseguente percezione del passaggio dal vhs al dvd: se infatti le vendite del nuovo supporto hanno avuto unimpennata presso le catene di elettronica di consumo attrezzate, non si può che parlare di ripiegamento per le vhs, fatta eccezione della GDO che con la politica dei cestoni o del basso prezzo vanta dalla sua parte ancora numeri importanti. Inoltre, sta entrando nel costume della gente avere il Player DVD, un dato che di certo incrementerà limportanza dei cataloghi poiché in tempi brevi ci si potrà dotare di videoteche ad alta qualità tecnologica. Nessuna perplessità circa il processo di cannibalizzazione dei dvd sul segmento vhs emerge dalle parole di Antonio Ragozzino, responsabile commerciale di Elle U Multimedia: Il dvd soppianterà la videocassetta, almeno per quanto riguarda il noleggio. Già oggi per i titoli forti è presente un tasso di avvicendamento intorno al 15% ma che è in progressivo aumento. Nel settore sell per ora i numeri sono aggiuntivi, vale dire che almeno in Italia ci sono talmente pochi lettori che il fenomeno è ancora marginale. Inoltre il software dvd costa ancora troppo ma è plausibile ipotizzare che in un periodo compreso tra i 3 e i 5 anni la conquista del bacino di utenza verrà comunque portata a termine. Ma da cosa dipenderà la velocità del processo? Sicuramente il limite maggiore della diffusione del dvd continua Ragozzino è dato oggi dalla mancanza di conoscenza del mezzo. Infatti solo il 50% degli italiani è adeguatamente informato della sua esistenza. Unimpressione, questa, che sembra essere confermata anche dal responsabile generale della CVC, Carlo Maccianti, allorché lattenzione ricade sui più significativi acceleratori della transizione: Credo che unimportante spinta al processo la possano dare delle opportune campagne di sensibilizzazione promosse dalle case produttrici di hardware. In occasione delle festività natalizie, ad esempio, un dvd potrebbe rappresentare la soluzione ideale per un regalo originale ad amici e parenti. Non manca tuttavia un esplicito riferimento al problema dei costi eccessivi: E inevitabile spiega Maccianti che un forte ridimensionamento del prezzo dei dvd starebbe alla base di una più massiccia espansione del loro mercato ma occorre sottolineare come una simile operazione comporterebbe rischiosi effetti in controtendenza: se il mercato non si allarga abbastanza, abbassare eccessivamente i prezzi dei titoli potrebbe ritorcersi contro le stesse aziende che, dal canto loro, sono costrette a sostenere delle spese ancora elevate. Come superare allora questo circolo vizioso? Lidea di fondo è sempre la stessa, ossia sarà il tempo a giocare in favore del supporto digitale: Penso che quello che si è verificato in passato con i vhs si ripeterà con i dvd, ovvero un lento e graduale cambiamento delle abitudini dei consumatori. Mese dopo mese ci sarà sempre qualche videocassetta in meno e qualche dvd in più nelle scelte della gente.