Da Iena a Primadonna

Dal 7 Luglio, la prima serata del giovedì si impreziosisce di una frizzante e gradita presenza: parte Settima dimensione, il neonato programma di La7 dedicato ai nuovi talenti della comicità condotto dalla trentaquattrenne Sabrina Nobile, meglio conosciuta dal pubblico italiano per la nonchalance con cui indossa la tarantinesca divisa da “iena”nella trasmissione culto più odiata dai raggiratori nazionali.

Smessi i panni di paladina della giustizia mediatica, ma solo per il momento, la Nobile si cimenta nella prima vera esperienza da primadonna, nonostante in passato si sia già avvicinata  alla conduzione col magazine satellitare Sky Lounge e Bugie, il programma di Rai Tre condotto insieme a Roberto Ciufoli della Premiata Ditta.

Compagna del regista Saverio Costanzo (figlio del più celebre Maurizio) e appassionata di teatro sin dai tempi dell’università, Sabrina non ha mai nascosto il proprio interesse per l’ecosistema televisivo e, dopo una gavetta serrata presso un’emittente regionale, è stata contattata dalla redazione delle Iene, per una collaborazione che riprenderà dopo la pausa estiva.

Settima Dimensione è una sfida del tutto nuova per Sabrina che avrà il delicato compito di introdursi al pubblico in una veste differente e, al contempo, di presentare i comici emergenti che entreranno ed usciranno dalle tante porte della scenografia in studio. Ad affiancarla ci sarà uno degli autori del programma, Massimiliano Bruno, già nella squadra di La7 per la trasmissione notturna Saturday Night Live e, dalle prime interviste ufficiali, pare che i neocolleghi vadano d’amore e d’accordo.

Conosciamo e straconosciamo, ovviamente, la sostanza di un simile programma: dopo Zelig, Bulldozer, Colorado Cafè Live, Comedy Lab e simili, il lancio di Settima Dimensione non sembra una sperimentazione così innovativa. Eppure, la pulce nell’orecchio del pubblico è stata insinuata e  siamo comunque incuriositi dal debutto estivo di Sabrina Nobile: chiaro segno, una volta ancora, che “non tutte le iene vengono per nuocere”.