C’è vita oltre Cinecittà, oltre l'Italia, superati i confini del cinema americano. Un’affermazione che appare come scontata, se si apre lo sguardo ai film e ai registi che vengono dal Nord Europa.
Questa volta la novità è rappresentata da città come Copenaghen e Stoccolma la cui scena artistica è trainata, se così possiamo dire, dalla popolarità di Mads Mikkelsen; uno dei pochi volti nordeuropei che è riuscito a fare breccia nell’industria di Hollywood. Se è però possibile trovare un filo comune che collega l’ampia galassia di questo tipo di cinema in un pensiero unico, esso risiede probabilmente nella volontà di raccontare storie cupe e ad alta tensione psicologica.
LEGGI ANCHE: LA COMUNE - LA NOSTRA RECENSIONE
E allora, visto che il 31 marzo è uscito nelle sale il film La comune, diretto da uno dei registi fondatori del movimento Dogma 95 insieme a Lars Von Trier, autore danese Thomas Vinterberg, ecco quali sono i titoli da tenere d’occhio se si vuole brevemente poter parlare di cinema nordeuropeo.
Questa volta la novità è rappresentata da città come Copenaghen e Stoccolma la cui scena artistica è trainata, se così possiamo dire, dalla popolarità di Mads Mikkelsen; uno dei pochi volti nordeuropei che è riuscito a fare breccia nell’industria di Hollywood. Se è però possibile trovare un filo comune che collega l’ampia galassia di questo tipo di cinema in un pensiero unico, esso risiede probabilmente nella volontà di raccontare storie cupe e ad alta tensione psicologica.
LEGGI ANCHE: LA COMUNE - LA NOSTRA RECENSIONE
E allora, visto che il 31 marzo è uscito nelle sale il film La comune, diretto da uno dei registi fondatori del movimento Dogma 95 insieme a Lars Von Trier, autore danese Thomas Vinterberg, ecco quali sono i titoli da tenere d’occhio se si vuole brevemente poter parlare di cinema nordeuropeo.
Mikkel Nørgaard. Il regista danese è noto per le sue storie dark e noir. Di recente ha partecipato all’edizione 2015 del Nordic Film Festival – festival romano dedicato alla scoperta del cinema nordeuropeo – con la pellicola del 2013 dal titolo Carl Mørck - 87 minuti per non morire. Al centro della storia – che è tratta dal best-seller del danese Jussi Adler-Olsen – le gesta di un agente investigativo molto ambizioso. Dopo una sparatoria che coinvolge due dei suoi colleghi, uno morto ed un altro rimasto paralizzato, l’agente investigativo Carl Mørck (Nikolaj Lie Kaas), viene trasferito al nuovo Dipartimento Q – un dipartimento per casi irrisolti - dove si trova a lavorare con il suo nuovo assistente Assad. Nel 2015 invece ha diretto il film Klown Forever il sequel della commedia di Klovn - The Movie.
Søren Kragh-Jacobsen. Anche il regista originario di Copenaghen e membro del noto movimento Dogma 95, è uno degli autori più riconosciuti a livello europeo e non solo. Nel 1991, applicando a Mifune's Last Song le regole estetiche stabilite all’interno della scuola di Dogma 95, vinse un Orso d’Argento al Festival di Berlino. Nel 2013 dirige il suo ultimo film The Hour Of The Lynx, thriller psicologico ad alta tensione.
Kristian Levring. Altro regista danese e altro membro di Dogma 95. Levring nel 2014 è regista di un western duro e puro con protagonisti Mads Mikkelsen e Eva Green dal titolo The Salvation. Mikkelsen è un cowboy solitario al quale uccidono gli affetti più cari che si trasformerà in una macchina da guerra molto potente. Il film è stato presentato fuori concorso durante la 67ª edizione del Festival di Cannes.
Roy Andersson. L’autore di Un piccione seduto sul ramo riflette sull’esistenza, è un regista svedese vincitore – con questa pellicola – del Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia del 2014. In questo film particolarissimo e straniante, il regista mescola una fotografia freddissima a storie ironiche e ricche di una malinconia tutta particolare. Da non perdere.
LEGGI ANCHE: UN PICCIONE SEDUTO SUL RAMO RIFLETTE SULL'ESISTENZA - LA NOSTRA RECENSIONE
LEGGI ANCHE: UN PICCIONE SEDUTO SUL RAMO RIFLETTE SULL'ESISTENZA - LA NOSTRA RECENSIONE
