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Culinary Cinema: Le tante virtu' delle lacrime (napoletane)

In una settimana dolorosa, Si accettano miracoli regala sorrisi e uno spunto che sfruttiamo volentieri

08.01.2015 - Autore: Mattia Pasquini
La morte di Pino Daniele ha segnato profondamente gli ultimi giorni di queste feste e l'inizio del 2015, ma una coincidenza - del tutto fortuita, ovviamente - ha voluto che proprio in questa settimana cadesse l'uscita del film che sta attualmente dominando il boxoffice italiano, Si accettano miracoli, seconda regia di Alessandro Siani (dopo Il principe abusivo) e miglior esordio cinematografico di questo 2015 con oltre nove milioni di euro in sei giorni.



Proprio Siani, dal palco del Foro Italico di Roma, il 10 luglio 2013, aveva introdotto l'esecuzione di Terra Mia da parte del celebre concittadino parlando di Napoli come de "l'amarezza squarciata da un sorriso che appare sul viso di un bambino come un arcobaleno dopo una pioggia di lacrime", e proprio lui - oggi - continua a 'giocare' con le lacrime in una commedia piu' dolce che agra, nella quale il suo tagliatore di teste decide di costruire un miracolo per dare una scossa alla parrocchia del fratello parroco (Fabio De Luigi).

Si accettano miracoli non e' un film di cucina, non specificatamente, ma - ambientato in un paesino della costiera amalfitana (nella realta', principalmente, Scala) - permeato di una cultura e una tradizione che del cibo fanno un elemento imprescindibile. Ma se pasta fresca, pomodori, pesce, cipolle, pane caldo, formaggio sanno "di purezza", come il protagonista finisce con l'imparare, con lui - e i suoi compagni di avventura - azzardiamo e giochiamo anche noi, provando a superare il desco familiare e a sperimentare proprio con le lacrime di cui dicevamo, capaci per qualcuno - incredibilmente (ma non tropo, visto quanto sono apprezzati il Morro d'Alba marchigiano e la gelatina dolce realizzata con la Malvasia che prendono questo nome al pari dell'uva nera dolce privata dei semi, le lacrime di cristo) - di trasformarsi in alimento!




Lacrime di Sant'Anna

Ingredienti:
1Kg di farina 00
200g zucchero
200g strutto
5 bicchieri di alcool puro
5 uova (solo il tuorlo)
1 arancia (solo il succo)
300g miele
150g mandorle tostate
olio per friggere
50g confetti all'anice

Preparazione:
Unire la farina, lo zucchero e lo strutto reso liquido in un unico recipiente e impastare versandovi gradualmente l'alcol.
Aggiungere i tuorli delle uova, e successivamente il succo d'arancia, incorporandoli al composto.
Dal panetto di pasta ottenuto, ricavare delle strisce e posarle su un tagliere leggermente coperto di farina per poterle lavorare.
Tagliatene dei pezzetti e friggeteli fino a doratura.
Sciogliere il miele a fuoco molto lieve entro il quale far cadere le mandorle, tostate e tritate, e i bastoncini.
Mescolare e servire, decorando con i confettini


Una divertente - e non banale - alternativa e' offerta dalla cucina molecolare, come dimostrano i due esempi che ci fa piacere segnalare, presi da UNO cookbook (Blinis con panna acida al salmone e lacrime di caviale molecolare rosa) e Cucina di stagione (Lacrime dolci e salate su gocce di pollo nel petalo di rosa).