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Crossroads - Le strade della vita

Crossroads - Le strade della vita

Crossroads

21.03.2002 - Autore: Adriano Ercolani
(Crossroads, Usa, 2002) Di Tamra Davis; con Britney Spears, Anson Mount, Zoe Saldana, Taryn Manning, Dan Aykroyd, Kim Cattrall.   La TramaTre bambine di otto anni, amiche per la pelle, sotterrano ai piedi di un grosso albero una scatola contenente il loro più grandi desideri, con la promessa di riprenderseli la notte del loro diploma. Passano gli anni, e le tre ragazze non sono più amiche: Lucy (Britney Spears) è la classica secchiona tutta casa e studio, ma non è felice della suo stile di vita. Kit (Zoe Soldana) è diventata la reginetta del ballo, tutta vezzi e capricci; ed infine Mimi (Taryn Manning), si ritrova incinta di cinque mesi e lunica prospettiva di andare a Los Angeles per un provino come cantante. Per tutta una serie di motivazioni e coincidenze, le tre ragazze si ritrovano a partire insieme per un viaggio lungo le sterminate autostrade americane, accompagnate dal bello e tenebroso Ben (Anson Mount); durante il percorso avranno la possibilità di ritrovare la loro amicizia e di sperimentare le responsabilità e le difficoltà della vita di adulti che le aspetta.   Il CommentoImpostato e realizzato espressamente come veicolo per lanciare nel cinema la pop-starlett Britney Spears, linerme Crossroads si presenta come un classico teen-age movie, diretto verso un pubblico adolescenziale in grado di ammirare senza troppe pretese ed in tutto il suo splendore lamata stellina. Fin qui non ci sarebbe nulla di eccessivamente sbagliato nelloperazione, se non fosse che tutto è talmente melenso e mal fatto che inevitabilmente irrita. La regia del film è piatta, insignificante, senza alcuno scatto di originalità o qualche tentativo di rendere più interessante una storia che più banale non potrebbe essere. I personaggi in scena sono prevedibili e monodimensionali, e le loro motivazioni personali risultano inconsistenti: merito di questo va ovviamente alla pessima sceneggiatura, che a dialoghi scontati pretende di accorpare impunemente temi più difficili come ad esempio la violenza sessuale sulle ragazze: pessima scelta di struttura, ancor più discutibile sul piano dei contenuti. Ma ad uscire nel modo peggiore da questo lungometraggio non è tanto la povera schiera di caratteristi vedi il povero Dan Aykroyd o la triste Kim Kattrall che si sono prestati al gioco, quanto proprio limpacciata e poco espressiva Britney Spears: il lungometraggio, cucitole apposta addosso, sembra invece fatto su misura per non esaltarne le già modeste doti espressive. In conclusione Crossroads sembra una pellicola realizzata su commissione per soddisfare i vezzi di una piccola star: loperazione sa davvero di rabberciato e dilettantesco in quasi ogni sua componente, e non riesce a decollare in nessun momento, neppure nei pochi numeri musicali,che avrebbero invece dovuto essere il cavallo di battaglia della cantante. Magari il film avrà pure qualche successo commerciale, in Italia o negli Stati Uniti, ma di sicuro ciò non potrà essere considerato una prova a favore della maturità del suo pubblico. Nè tanto meno di Britney Spears.