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Corsicato, ultimo italiano a Venezia

Il Seme della Discordia

05.09.2008 - Autore: Nexta
La sfilata dei film italiani in concorso a Venezia si chiude con "Il seme della discordia", il film che segna il ritorno dietro la macchina da presa del regista Pappi Corsicato, 7 anni dopo "Chimera". La storia del film è quella di un rappresentante di fertilizzanti donnaiolo (Alessandro Gassman) che scopre di essere sterile proprio il giorno che la moglie (l'ex bond girl Caterina Murino) gli comunica di essere incinta. Ne nasce una caccia al padre degna della migliore commedia degli equivoci, con alcune scene che strappano la risata a scena aperta, come l'orgasmo 'ritardato' di Iaia Forte, una delle amanti del personaggio interpretato da Gassman. Nel cast anche una sorprendente Martina Stella, che rivela doti di attrice brillante nei panni di commessa sexy e un pò svampita. Oltre alla seconda presenza nel concorso di questa mostra (dopo quella nel film di Ozpetek) di Isabella Ferrari, caustica amica della protagonista. Il film, liberamente ispirato a "La Marchesa von O" di Heinrich Von Kleist esce per Medusa in 225 copie in contemporanea con la prima veneziana. E segna l'inizio di un nuovo percorso cinematografico per Corsicato, che negli ultimi anni si è dedicato soprattutto al teatro e alla lirica: 'Dopo "Chimera", ho pagato un pò l'insuccesso al botthegino. Ho continuato a scrivere sceneggiature a go-go. Ma continuavano a dirmi che scrivevo film strani, difficili. Allora ho scelto la via della semplificazione, della sottrazione e questo film è un film molto semplice e lineare'. Una filosofia che sul set si traduceva nel continuo invito agli interpreti ad 'asciugare'.
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