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Controcampo
"Controcampo"(in onda la domenica alle 22.35 su Italia 1) show condotto dalla truppa capitanata da Piccinini, come sempre misurato, diremmo noi quasi "anglosassone".

14.03.2003 - Autore: Roberto Denaro
\"Controcampo\"(in onda la domenica alle 22.35 su Italia 1) show condotto dalla truppa capitanata da Piccinini, come sempre misurato, diremmo noi quasi anglosassone.
Per non parlare poi di Liguori, di chiara e dichiarata fede giallorossa, quasi più a suo agio nei panni dopinionista sportivo piuttosto che in quelli di conduttore di telegiornali (ma questa forse non è una sorpresa n.d.r.). Non è mancato, purtroppo, lo spazio dedicato al sociale, quando Mughini, celentanizzandosi, ha sfoderato la sua tessera, appena sottoscritta, come donatore dorgani, il che, a suo dire, lo rendeva meno amareggiato per il mezzo passo falso dellamata Juventus: Posso migliorare il mio umore mostrandoti questo? diceva ad un esterrefatto Piccinini. Diciamo purtroppo non perché contrari alla donazione dorgani, al contrario, ma perché sinceramente siamo stufi di vedere come si continui ad approfittare di contesti televisivi teoricamente ludici per lanciare messaggi importanti, che andrebbero invece esaminati e discussi, a nostro avviso, in altre sedi. Parlando, invece, delle donne del programma, relegata in un ruolo secondario la bella ed assai competente Monica Vanali, lasciata al controllo delle notizie Ansa, delle-mail e dei sondaggi, mentre sicuramente non sfigurerebbe al centro dello studio come opinionista, ne siano sicuri. Al solito bellissima Luisa Corna, impegnata nelle interviste dello spazio amarcord , questa volta alle prese con un ospite davvero illustre, quel Bruno Giordano, bandiera della Lazio che fu, definito da Dossena, anchegli ospite in studio: della stessa famiglia dei Van Basten, di quelli bravi così. Esulando dal calcio, eccellente De Adamich, puntuale e competente nelle sue osservazioni, nellultima parte dedicata alla Formula 1, impreziosita dallo splendido servizio sul gran premio realizzato da Giorgio Terruzzi (a dimostrazione di come si possa essere originali e spiritosi anche facendo un pezzo di cronaca sportiva n.d.r.). Per il resto, poche idee innovative, scarsa capacità dimprovvisazione e, soprattutto nessuna vis polemica da parte della banda Piccinini. Concludendo una riflessione personale: non cè niente da fare, in Italia sembra che senza parlare mezzora di moviola non si possano realizzare programmi sportivi degni di nota, rassegniamoci.